1454661766-170017138-714b2996-0d06-4486-a39a-964eb5be9d7bE’ la corsa a ostacoli più partecipata d’Italia. Arriva prima a Cenaia (Pisa) e poi a Firenze, Inferno Run, l’evento che dopo l’edizione 2015 al parco dei Renai, si trasferisce prima in una località assai frequentata dai runner ‘selvaggi’ a pochi chilometri dalla Torre pendente, e poi nel centro del capoluogo di regione, in un percorso all’interno dell’ippodromo del Visarno. L’evento è stato presentato nei giorni scorsi a Palazzo Vecchio dall’assessore allo Sport Andrea Vannucci alla presenza della madrina dell’edizione 2016: Rocio Rodriguez.

Più che una gara, una festa «Una corsa unica che amplia ulteriormente l’offerta podistica della città di Firenze – ha detto l’assessore Vannucci –. Un’altra bellissima manifestazione all’insegna dello sport per animare il parco delle Cascine, grazie a un grande sforzo organizzativo che ha permesso di portare questa gara nel cuore di Firenze, dopo il successo della scorsa edizione nel parco dei Renai». «Più che una gara, una festa aperta a tutti con una grande attenzione ai bambini e alle famiglie – ha detto la consigliera comunale Serena Perini –. Una competizione che promuove lo spirito di gruppo, con atleti che si aiutano tra loro per superare gli ostacoli».

Molte donne al via Il tracciato della tappa del 7 maggio a Cenaia è predisposto in una spettacolare tenuta di 500 ettari, misura 12 chilometri e vanta oltre 30 ostacoli artificiali fra cui laghi, fiumi e pozze di fango. «Quest’anno non ci facciamo mancare nulla per rafforzare l’immagine di Inferno run come gara top nel panorama europeo, qualificante per mondiali ed europei – ha sottolineato Mauro Leoni, tra gli organizzatori dell’evento –. Passeremo attraverso paludi, boschi, laghi, canali e fossi. Sfrutteremo ogni angolo di questi 500 ettari. Anche se dal 2015 abbiamo introdotto la possibilità di correre in maniera competitiva, lo spirito della corsa resta quello di una grande avventura sociale, dove aiutarsi è d’obbligo. Le più determinate in questo sono le donne. In una maratona sono poco più del 10%, alla Inferno Run sono almeno un terzo dei partecipanti».

Una corsa da matti Fra queste anche Rocio Rodriguez, moglie del centrocampista della Fiorentina, Borja Valero. «Ha ragione mio marito quando dice che bisogna essere un po’ matti per fare una corsa del genere, e lui ne sa qualcosa perchè passo tutto il giorno con lui, che sono un po’ matta, e queste cose un po’ particolari mi piacciono abbastanza – ha raccontato proprio lady Borja Valero -. Ho fatto le prove per la ‘Inferno run’ anche con Massimo Ambrosini ed anche lui è in formissima ancora, nonostante abbia smesso di fare ormai il calciatore. Per farti appassionare ad una corsa del genere prima di tutto ti deve piacere lo sport, poi questa gara mi piace tanto perchè ti serve l’aiuto degli altri per svolgerla, non ce la puoi fare da solo ed è bello godere di un momento di svago sportivo passando delle ore con persone di cui ti fidi e con cui entri in amicizia. E’ tosta, non si ride durante la gara ma è divertente perchè ha uno spirito sportivo che la rende unica come corsa». Una corsa unica a scopo benefico con gli incassi che saranno devoluti alla Fondazione Tommasino Bacciotti. Grazie alla partnership con la Fondazione, sono in molti i vip che hanno scelto di sposare la causa di Inferno Run.