La Procura di Milano ha chiuso le indagini nei riguardi degli ex dirigenti della Banca Monte dei Paschi di Siena, accusati di falso in bilancio e manipolazione del mercato in relazione al bilancio 2009 dell’istituto, approvato nel 2010. Secondo l’accusa, sarebbero state occultate perdite per oltre 300 milioni di euro. L’avviso di chiusura delle indagini è stato notificato a Giuseppe Mussari, ex presidente di Banca Monte dei Paschi, Antonio Vigni, ex direttore generale, Gianluca Baldassarri, ex responsabile dell’area finanza, Sadeq Sayeed, ex ceo della banca d’affari Nomura International, con sede a Londra, Raffaele Ricci, responsabile delle vendite per l’Europa e il Medio Oriente di Nomura, e, inoltre, alla stessa Banca Monte dei Paschi e a Nomura.
Alexandria nel mirino L’inchiesta – diretta dal Procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco e dai Pm Baggio, Civardi e Clerici, e svolta dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza – ha riguardato l’operazione di finanza strutturata finalizzata a ristrutturare il derivato Alexandria, posseduto da Banca Monte dei Paschi, attraverso un contratto stipulato tra Mps e Nomura. Le indagini hanno permesso di evidenziare una ipotesi di accusa relativa all’occultamento di perdite per oltre 300 milioni di euro non evidenziate nel conto economico del bilancio di Mps chiuso al 31 dicembre 2009.