Comunicavano all’Inps nuove coordinate bancarie di ignari pensionati e gli rubavano la pensione. Questa la truffa architettata da una banda finita in manette: quattro gli arrestati dai carabinieri, tra Roma e Livorno, e tre sottoposti a misura cautelari. La banda inoltre falsificava documenti di identità , buste paga, cud e aveva così realizzato un giro d’affari di diversi milioni di euro. I falsi documenti erano usati o dall’organizzazione per ottenere finanziamenti, l’acquisto di autovetture o l’apertura di conti correnti. Sui documenti figuravano dei soggetti ignari, cui veniva “rubata l’identità”.
Truffatori smascherati L’indagine, denominata “Reddito Facile”, avviata nel febbraio 2013 e condotta dalla Stazione Carabinieri di Roma IV Miglio Appio, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Roma, Pm Cristiana Macchiusi. Nell’inchiesta sono coinvolte in totale 15 persone. La base della banda era un ufficio di Torpignattara dove lavoravano stabilmente due degli indagati. I malviventi avevano elaborato dei data base informatici al cui interno venivano fatti confluire una serie di dati anagrafici di ignari cittadini per realizzare i documenti falsi. In particolare la banda prendeva di mira i pensionati, comunicando all’Inps nuove coordinate bancarie sulle quali accreditare la pensione, che ovviamente la vittima non si vedeva più recapitare. Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate centinaia di falsi documenti di identità, documentazione reddituale e pratiche di finanziamenti richiesti sotto falso nome, nonché un vero e proprio archivio dati informatico contenente migliaia di informazioni, tra cui albi professionali di medici ed ingegneri e format di denunce presentate agli uffici delle forze di polizia.