Umberto PizziIl re dei paparazzi italiani mette in mostra il profilo peggiore della politica italiana. Chiamatela pure “la grande bruttezza” ma l’esposizione è comunque da Oscar. Si inaugura sabato 12 aprile (alle 18) al Museo della Satira e della Caricatura di Forte dei Marmi la mostra “Umberto Pizzi. Facce D’italia”. Pizzi, fotoreporter e fotocronista classe 1937, abile e spietato nel cogliere la volgare bruttezza della vanità dei vip, ci presenta con le sue fotografie quella che è la crudele radiografia dei vertici della società. Soprattutto politici, ma anche giornalisti, artisti e attrici: tutti “in posa” mentre mangiano o ballano, si baciano o dormono. Tra gli scatti in mostra protagonisti di ieri e di oggi, da Andreotti, Cossiga, Craxi, De Michelis e Pomicino, per arrivare a Berlusconi, Letta, Fini, Santanché e Bossi.

Bindi e D'AlemaLe foto di Umberto Pizzi a Forte dei Marmi «Umberto Pizzi, fotografo è uno dei più accurati narratori del tempo presente. Racconta quello che di solito non si vede, la faccia del potere, anzi le facce del potere, quelle che compaiono tra i cristalli delle feste romane, tra i velluti e i bignè dei salotti, dietro il sipario delle scorte, lungo i labirinti della intramontabile dolce vita romana che è poi terribilmente amara». Con queste parole – nel 2009 – Umberto Pizzi ha ricevuto il Premio Satira Politica. E oggi, dopo cinque anni, i suoi scatti arricchiranno le sale espositive del Museo della Satira di Forte dei Marmi. Filippo Ceccarelli,  nell’intervento in catalogo, sottolinea: «Facce d’Italia trasmette piuttosto evidente la sensazione che in questi cinquant’anni il potere non solo ha smarrito i chiaroscuri, ma proprio nell’acquistare colore e bollore si è anche intensamente e inesorabilmente imbuffonito». Ancora in catalogo la critica di Pasquale Chessa: «Il fotografo è un ladro di anime e fra i grandi “ladri di anime” Umberto Pizzi da Zagarolo è il più matricolato. Le foto di Pizzi vanno lette come un trattato di fisiognomica contemporanea».

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