L’11 gennaio 1999 moriva Fabrizio De André, tra i massimi cantautori italiani di tutti i tempi. Sedici anni dopo, Firenze ricorda l’artista genovese con una serata sospesa tra musica e immagini, sabato 10 gennaio al Viper Theatre (ore 21 – biglietto 5 euro).
“Però canto bene” – L’appuntamento, intitolato “Però canto bene”, da una celebre strofa del “poeta di canzoni”, prende il via con la prima parte di “Effedià – Sulla mia cattiva strada”, primo documentario biografico prodotto da Dori Ghezzi e Teresa Marchesi. Alle 22 spazio alla musica suonata insieme ai Via del Campo, formazione che da oltre due lustri ripercorre il repertorio più autentico di Faber, dall’irriverente “Bocca di Rosa” alla trascinante “Il Pescatore”, dalla fiaba dei nostri giorni “Sally” all’ardente “Il Testamento di Tito”, attraverso gli arrangiamenti che furono della PFM e alcune licenze nate durante le prove del gruppo. Il ruolo di De André è affidato a Riccardo Mori, vocalist e chitarrista già al fianco di Vasco Rossi.
De André si racconta – La serata si chiude con la proiezione della seconda parte di “Effedià – Sulla mia cattiva strada”, documento straordinario in cui il cantautore si racconta con grande apertura e sincerità, sfatando il mito che lo descrive come persona schiva. E poi testimonianze e ricordi di Wim Wenders, Fiorello, Vasco Rossi, Battiato, Zucchero…