«Il fabbro non è una figura professionale riconosciuta e stiamo lavorando (insieme ad un’agenzia formativa) per farla inserire nel catalogo delle figure professionali. Anche in Toscana, culla dell’artigianato, esiste solo la figura riconosciuta di ‘lavoratore dei metalli’ e non quella di fabbro che sono due cose completamente diverse. Così il settore non avrà un futuro, pochi i giovani che possono intraprendere questo mestiere». E’ il grido di allarme lanciato da Maria Gemma Bendoni, presidente Associazione Biennale d’Arte Fabbrile, in occasione della 23esima Biennale europea d’Arte Fabbrile in corso fino a domani a Stia (Arezzo).
Proprio alla manifestazione casentinese, dove è in corso il nono Campionato mondiale di forgiatura «già da qualche anno sono in diminuzione i fabbri italiani – sottolinea Bendoni -; io credo che il problema fondamentale sia nella formazione professionale che negli altri stati europei è molto più strutturata e offre ai giovani più opportunità di studiare e avere dei riconoscimenti per lo studio effettuato. Tutto questo in Italia non avviene soprattutto perché c’è una frammentazione dovuta alla regionalizzazione della formazione professionale e alla eccessiva burocrazia». «Una vera scuola di forgiatura riconosciuta dallo Stato o dalle Regioni Italiane non esiste ed è emerso anche da alcuni studi fatti dall’associazione insieme ad altri partner europei» conclude la presidente dell’Associazione Biennale d’Arte Fabbrile.
Proprio a Stia studenti di tre scuole di forgiatura europea, la Scuola di forgiatura di Stia, l’inglese Hereford college of arts e la finlandese Association of vocational School Raseko, si misureranno, infine, nel Forum europeo degli studenti forgiando opere da collocare negli angoli più suggestivi di Stia. Gli studenti si misureranno su progetti di realizzazione di tre sculture da collocare nello spazio Stoicheia all’interno del Parco del palagio Fiorentino di Stia.
Domenica 1 settembre si conclude il nono campionato del mondo di forgiatura in cui si sfidano circa trecento fabbri provenienti da ogni parte del pianeta sul tema celebrativo dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci. Da non perdere poi il percorso espositivo con 25 maestri del ferro battuto (antico lanificio). Si terrà poi il secondo concorso internazionale di scultura a tema ’20 luglio 1969, sbarco sulla luna’ e l’ottavo concorso internazionale di progettazione e disegno Pier Luigi della Bordella.
La Biennale di Stia, ha il patrocinio del Comune di Pratovecchio Stia, del Parco nazionale delle foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Regione Toscana, provincia di Arezzo, Cna Arezzo, Confartigianato Arezzo e Camera di Commercio di commercio Arezzo, Siena. Fa parte dal 2003 dell’Anello Europeo delle Città del Ferro “Ring of the European Cities of Iron Works”, associazione che raggruppa le più importanti mostre ed esperienze a livello europeo nel settore del Ferro Battuto al fine di promuovere e tutelare questa antica forma d’arte.
Info www.biennaleartefabbrile.it tel. 3663052558 e mail info@biennaleartefabbrile.it