Expo fissa gli obiettivi che dovranno perseguire le Nazioni Unite, chiamando istituzioni, imprese e singoli a impegni che si protrarranno nel prossimo millennio: lotta agli sprechi, educazione alimentare, salvaguardia del suolo e contrasto alle speculazioni. Saranno questi i capisaldi del protocollo che verrà firmato a Firenze il prossimo 28 marzo sulla scia dell’attuazione della Carta di Milano. Un dossier che verrà poi consegnato al segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon. La ha annunciato il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina. «Expo sarà il contenitore di un confronto mondiale – ha detto -. Vogliamo fare dell’Italia la patria non solo del buon cibo, ma soprattutto del diritto al cibo. Con Expo imporremo la nostra leadership».
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Expo come tavolo di pace Per il ministro Martina, l’esposizione milanese che aprirà i battenti il primo maggio può diventare «un tavolo di pace: in questi anni tutti i focolai di crisi e di guerra hanno sempre avuto a che vedere con questioni alimentari. Durante i sei mesi di Expo arriveranno a Milano 50 leader da tutto il mondo. Anche per questo Expo potrà essere un momento di confronto e di lavoro diplomatico importantissimo».