FIRENZE – Il rispetto degli impegni, prima di tutto. Non si sblocca ancora la situazione legata alle acciaierie ex Lucchini e il presidente regionale Eugenio Giani ha esortato la proprietà a muoversi.
“ A Piombino si stanno facendo troppe chiacchiere: qui occorrono gli investimenti – ha affermato il governatore -. Il gruppo di Jindal è qua ormai da quattro anni, ci sono accordi di programma molto precisi, e bisogna cominciare a rispettarli”. Giani ha invitato anche a chiarire la posizione rispetto a una possibile vendita, come prospettato dal Financial Times: “Se devono vendere, che si venda alla svelta, in modo che le istituzioni abbiano un interlocutore autorevole e credibile con cui programmare gli investimenti. Se non vendono e stanno lì, ormai è il momento in cui vogliamo i fatti concreti, e quindi con determinazione e forza vogliamo vedere questa volta la realizzazione dei piani industriali, perché abbiamo bisogno di una siderurgia”. E ancora: “Il mercato tira, il mercato offre opportunità: è veramente un peccato vedere ancora tutto fermo nel luogo in cui si facevano le rotaie migliori”.
Sullo sfondo si fa più nitida la sagoma del gruppo Arvedi, proprietario della società Acciai speciali Terni, che potrebbe prossimo all’acquisto del polo siderurgico toscano. Il vicepresidente Marco Carrai avrebbe smentito questa ipotesi, delineando ai sindacati la chiusura per domani dell’accordo di programma su Piombino.