FIRENZE – Di male in peggio. Per l’ex Gkn, realtà metalmeccanica di Campi Bisenzio (Firenze), si profila un altro scoglio da superare. L’azienda, ora Qf, ha annunciato di non poter pagare più gli stipendi.
“Come comunicato ufficialmente al tavolo del Mise, il 3 novembre scorso, anche alle organizzazioni sindacali, QF non è più in condizione di anticipare trattamenti di cassa integrazione ai lavoratori come ha fatto negli ultimi 10 mesi – viene annunciato in una nota -. L’accordo per la reindustrializzazione dello stabilimento, che prevedeva la cassa, e’ stato firmato a gennaio da sindacati e istituzioni. QF e’ intenzionata a portare a compimento il piano industriale, se giudicato di interesse da tutte le parti, ma chiede a Ministero e INPS certezze sugli strumenti per accompagnare la reindustrializzazione”.
Una situazione che questa mattina ha prodotto tre “blitz spontanei” a Firenze, dove i lavoratori hanno dato vita a piccoli presidi con slogan e striscioni del Collettivo di fabbrica. Le manifestazioni si sono svolte alla stazione centrale di Santa Maria Novella, all’aeroporto Amerigo Vespucci e in via Cavour davanti al Consiglio regionale della Toscana.
“Il ricatto degli stipendi – hanno affermato dal Collettivo – è l’ultimo capitolo della codardia di un intero sistema. Avevamo avvertito di non osare toccare il reddito dopo che ci avete toccato il lavoro. Vi piace vedere gli operai disperati e ricattati senza stipendio? Noi, gli ultimi, possiamo essere ovunque e contemporaneamente”.