Ex carcere ed ex convento di San Domenico, al via il Progetto Diagnostico per gli interventi di realizzazione di un polo internazionale di cultura, di arte e di valorizzazione delle tradizioni artigiane ed enogastronomiche toscane. Si apre un nuovo importante capitolo per l’area nel cuore del centro storico sangimignanese passata di proprietà dal Demanio ad un pool di enti pubblici (Regione Toscana, Provincia di Siena e Comune di San Gimignano) grazie al primo accordo di valorizzazione in Italia nelle more del Federalismo Demaniale.

Il sopralluogo Giovedì 12 Luglio si terrà un sopralluogo, guidato dal sindaco Giacomo Bassi, di tutti i componenti del tavolo preposto alla stesura del Progetto Diagnostico per una verifica “in situ” della situazione e per la definizione ultimativa del progetto stesso che poi sarà oggetto di gara d’appalto. Il Progetto Diagnostico è in corso di costruzione attraverso il lavoro di un tavolo, coordinato dalla Direzione Regionale del Ministero dei Beni Culturali, al quale partecipano le tre Soprintendenze coinvolte, quella ai Beni Architettonici e Paesaggistici, quella ai Beni Artistici e quella ai Beni archeologici, ed i tre Enti proprietari, oltre alla società Reag che affianca il Comune in tutta l’operazione “San Domenico”. Prenderanno così il via le indagini in profondità su tutta la struttura e sulle aree circostanti sotto ogni profilo: storico, archeologico, sismico, geologico, strutturale e costruttivo ed anche vegetazionale. Il tutto tramite tecniche innovative come le endoscopie puntuali, i rilievi topo-geometrici al laser e le  indagini geognostiche.