Più di diecimila segnalazioni qualificate trasmesse dai Comuni italiani alle direzioni provinciali dell’Agenzia delle entrate nel biennio 2009-2010. Sono questi i dati ufficiali sulla partecipazione dei Comuni italiani alle attività di accertamento tributario diffuse dal direttore della Agenzia delle entrate, Attilio Befera, durante un’audizione alla commissione finanze e tesoro del Senato.


Le segnalazioni – Delle 10mila segnalazioni circa 1700 sono state già lavorate dalle direzioni provinciali e hanno dato luogo ad altrettanti avvisi di accertamento per maggiore imposte accertate pari ad oltre 16 milioni di euro. Dal punto di vista geografico-territoriale sono i Comuni dell’Emilia Romagna gli enti più propositivi, a ruota i Comuni di Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Marche e Umbria, in ritardo invece il Lazio e le regioni meridionali. Grazie alle adesioni si sono definite maggiori imposte per quattro milioni di euro, delle quali 1,9 milioni di euro già riscosse. Il settore dove si concentra maggiormente la partecipazione dei Comuni all’accertamento tributario è relativo all’ambito delle proprietà edilizie e del patrimonio immobiliare, in questo comparto, infatti, si concentrano il 65% delle segnalazioni effettuate nel biennio di riferimento. L’ambito nel quale le segnalazioni dei Comuni hanno una maggior importanza in termini di gettito è costituito dall’urbanistica e territorio, il peso percentuale di tale comparto rappresenta solo l’8% del totale mentre il suo peso specifico in termini di gettito recuperato è notevolmente più elevato grazie alla tipologia di informazioni che transitano in questo settore.


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