Se chiedeste ad un tifoso della Fiorentina di dirvi al volo a quando risale l’ultima vittoria casalinga della squadra viola in questa stagione, non stupitevi che ci possa mettere più dei classici dieci secondi per rispondervi. Perché se è vero che il pareggio per zero a zero di venerdì scorso contro la Juventus, nell’anticipo della quattordicesima giornata di campionato, possa considerarsi una mezza vittoria; quest’anno nei match casalinghi fra le mura amiche del Franchi si sono rivelati un mezzo fallimento. E’ a Firenze che i gigliati hanno perso almeno quattro punti importantissimi per la classifica, due contro il Genoa ed altrettanti con il Sassuolo, ed è sempre all’ombra della Torre di Maratona che sono arrivate le battute d’arresto pesanti contro Lazio e Napoli, frutto di prestazioni assai deludenti nel gioco e scarsamente produttive a livello offensivo. La Fiorentina quest’anno quando gioca al Franchi ha una sorta di complesso di inferiorità e tranne le gare contro Inter ed Udinese, quest’ultima la più recente vittoria in ordine di tempo in casa, lontana quasi un mese e mezzo, 29 ottobre, ha sempre fatto fatica.
In Europa Discorso simile anche in Europa League con un successo, contro il Guingamp, 3 a 0 secco al debutto, e un pareggio, riacciuffato per i capelli contro il Paok, a tempo quasi scaduto, grazie ad una punizione di Pasqual. La Fiorentina per fortuna, nonostante questo rendimento casalingo, si è ripresa in classifica in campionato, grazie a due vittorie esterne consecutive, ed in Coppa è già qualificata ai sedicesimi di finale e sicura del primo posto nel girone, con tre successivi di fila lontano da Firenze. Per provare a tornare a fare i tre punti fra le mura amiche giovedì sera, fischio di inizio alle ore 21:05, nell’ultima gara del raggruppamento K di Europa League, Vincenzo Montella si affiderà alla cosiddetta ‘squadra 2’. Un po’ come accade nel football americano, dove c’è una formazione per la fase d’attacco, ed una per quella di difesa, da inizio stagione i viola hanno varato una squadra per il campionato ed una per l’ex Coppa Uefa. Di questo secondo gruppo fanno parte Tatarusanu in porta, Vargas sulla fascia, i neo acquisti Richards e Kurtic, ed il mai proposto in serie A quest’anno, Andrea Lazzari. Poi ci sono stati degli scambi fra campionato e coppa: Tomovic intoccabile nelle prime 8 giornate del nostro massimo torneo, è diventato titolare in Europa League, e Basanta viceversa è stato dirottato nella formazione che gioca durante i week-end. Chi non saranno sicuramente della gara contro i bielorussi sono Hegazy e Brillante, sul mercato, e Mati Fernandez e Joaquin, quest’ultimi due fra i migliori dell’ultimo mese di calcio viola. Dunque fare bene giovedì sera servirà per accumulare ulteriormente punti nel ranking Uefa, cosa che permetterebbe un sorteggio più morbido per le future fasi della Coppa, e per mettersi in mostra agli occhi di Montella. Motivatissimi, fra prospettive di mercato e ricerca di una maglia da titolare, il duo offensivo che contro la Dinamo Minsk dovrebbe essere composto da Marin e Babacar, con quest’ultimo che fra l’altro sta discutendo da tempo con la società per un rinnovo di contratto che si fa esigenza pressante ogni giorno di più visto che il suo attuale legame con la Fiorentina scade nel giugno 2016 e le pretendenti, alcune anche internazionali, per il classe ’93 senegalese, aumentano ogni giorno di più.