Primo obiettivo centrato: la Fiorentina si è qualificata ai sedicesimi di finale di Europa League superando in casa i lusitani del Belenenses e conquistando il secondo posto in classifica nel girone I, alle spalle del Basilea. Decisivo Babacar, autore di una traversa ma soprattutto del gol che da metà ripresa in poi ha fatto distendere i nervi ai supporter viola che tengono molto al percorso europeo degli uomini di Paulo Sousa.
La partita con il Belenenses Privo dell’infortunato Blaszcsykowski e dovendo rinunciare a Roncaglia, squalificato in seguito all’espulsione rimediata due settimane prima in terra svizzera, il tecnico gigliato è ripartito da un 3-4-2-1 con Babacar prima punta e la coppia Giuseppe Rossi-Verdù, che di fatto boccia Mario Suarez, sempre più in odore di mercato come il non convocato, per scelta tecnica, Rebic. Turno di riposo in panchina anche per i solitamente titolari, Gonzalo Rodriguez, Vecino e Bernardeschi, anche in previsione del match di campionato di domenica prossima a Torino contro la Juventus. I portoghesi, costretti a dover vincere per qualificarsi, in realtà si sono prodotti in una sorta di linea Maginot davanti al proprio portiere, forse spaventati dopo i quattro gol subiti nella sfida di andata in terra lusitana. La strategia prettamente difensiva ospite impedisce alla Fiorentina di rendersi pericolosa con una certa insistenza e nel primo tempo, tranne una conclusione da fuori area di Alonso, fuori di poco, ed una traversa di Babacar, a pochi passi dalla linea di porta, si segnala pochissimo sul taccuino dei 13 mila presenti al ‘Franchi’. Serve così ad inizio ripresa (48′) un tocco di Astori, involontario, verso la propria porta, con Sepe che compie un intervento prodigioso per evitare un autogol che sarebbe stato beffardo, per riscaldare il ghiacciato pubblico che ha sfidato l’umidità fiorentina di inizio dicembre. Dopo la seconda traversa di serata, firmata da Alonso, e gli ingressi prima di Bernardeschi e poi di Vecino, la Viola passa: stop stupendo di Giuseppe Rossi a centrocampo, palla per Pasqual che serve Verdù al limite dell’area che da’una palla in area a Babacar con quest’ultimo che controlla in area e trafigge Ventura. I restanti 20 minuti vedono come soundtrack i cori della curva ‘Fiesole’ già in vista della sfida contro la Juventus, posticipo della prossima giornata di campionato, con su tutti l’immancabile: «Chi non salta è bianconero».
Prossimo step: la Juve Lunedì il sorteggio a Nyon per conoscere l’avversario del primo scontro diretto in Europa League della Fiorentina ma la mente di tutti prima è già rivolta allo Juventus stadium per 90′ che saranno già fondamentali per misurare le ambizioni d’alta classifica di Borja Valero e compagni. «Era importante mostrare il valore dei giocatori che ho deciso di schierare contro il Belenenses che hanno meno minuti, all’interno di una partita dal valore alto visto che ci poteva permettere di passare il girone -ha raccontato nel dopo partita il tecnico gigliato Paulo Sousa -. Credo che dentro di tutto quello che abbiamo cercato di far vedere, devo essere contento perchè l’obiettivo è stato raggiunto. Abbiamo avuto altre opportunità per cercare di centrare il traguardo che ci eravamo prefissati, ciò non è successo ma alla fine dobbiamo essere contenti, e tornare a pensare a questa competizione a partire dal prossimo mese di febbraio. Consapevole che adesso qualsiasi squadra affronteremo nel prossimo turno, sarà comunque difficile, mi piacerebbe essere abbinato ad una squadra inglese perchè mi piace l’ambiente inglese che credo piaccia a tutti gli appassionati di calcio visto cio’ che si vive in uno stadio inglese. Vediamo quello che ci capiterà: sicuramente essere abbinato alle squadre dell’Est può darci qualche vantaggio perchè loro hanno una sosta del loro campionato e quindi il livello competitivo si abbasserà rispetto a noi e questo potrebbe aiutarci. La Juventus? Inizieremo a pensarci da sabato – ha concluso Paulo Sousa –. Avrei preferito incontrarli in un altro periodo dell’anno visto il momento particolarmente positivo che stanno attraversando oggi, temo molto la loro fase difensiva ma sono anche consapevole delle nostre qualità e di cio’ che abbiamo dimostrato fino a questo momento. Lo Scudetto? Sognare è il primo passo per raggiungere i propri obiettivi…».