C’è una cosa che mi piace nella convenzione – la prima in assoluto che viene stipulata – tra Toscana Promozione Turistica e i dieci Comuni della Valdichiana senese (Cetona, Chiusi, Chianciano Terme, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda) per l’organizzazione e la gestione del turismo su un’area omogenea ed è la individuazione, chiara fin dal momento della firma, di un soggetto che dovrà fare il lavoro quotidiano necessario: la Strada del Vino Nobile e dei Sapori.
Che poi sia anche una delle poche Strade del Vino che abbia dimostrato di funzionare bene è un ulteriore elemento di fiducia, ma il punto fondamentale è che non ci si è limitati a stilare un protocollo d’intesa fatto soltanto di parole, senza impegni di carattere operativo (e senza indicare chi deve fare cosa), ma si è invece affidato un compito preciso ad un soggetto professionalmente qualificato. Qualcuno che la mattina si alza e mette in moto il cervello, pensando solo a comunicazione e promozione turistica della Valdichiana senese, perché quello è il suo lavoro.
Come ha dichiarato Andrea Rossi, sindaco di Montepulciano, che è il comune capofila, «abbiamo due soggetti perfettamente titolati come la Strada del Vino Nobile e dei Sapori della Valdichiana Senese e Valdichiana Living (che ne è il tour operator professionale) che ci consentiranno di svolgere adeguate azioni di promozione e commercializzazione del turismo, anche con un ruolo attivo in eventi internazionali, come alcune prestigiose fiere, in cui potranno agire sotto il brand di Regione Toscana, con tutti i benefici e i vantaggi che ne potranno derivare».
Mi fa ben sperare anche il fatto che al momento della firma della convenzione, la comprensibile soddisfazione sia stata temperata dalla consapevolezza che la scommessa è tutta da giocare e da vincere, perché – come ha commentato il presidente dell’Unione dei Comuni Francesco Landi – «non ci nascondiamo che stiamo per vivere una fase impegnativa in cui sia i Comuni sia la Strada dovranno compiere uno duplice sforzo, da una parte di fiducia e comprensione reciproca, dall’altro di allargamento dei rispettivi orizzonti. Dobbiamo dialogare, creare un bagaglio che finora apparteneva in esclusiva a ciascun Comune e, per quanto riguarda la Strada, uscire da una programmazione che aveva al centro solo Montepulciano».
Speriamo solo che il lavoro della Strada del Vino sappia andare avanti, senza gli eventuali intralci di beghe partitiche e personali fra i 10 sindaci…