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FIRENZE – Saranno giudicati con rito abbreviato Andrea Chesi, 61 anni, e il figlio Yuri, 24, indagati dalla Procura di Firenze nell’ambito di un’inchiesta su un presunto gruppo di estremisti di destra attivo in provincia di Siena.

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Padre e figlio sono accusati di detenzione di armi e materiale esplosivo in concorso. Ad Andrea Chesi è contestata anche l’aggravante del terrorismo e il reato di istigazione a delinquere. Nel corso del processo, fissato per il 13 ottobre 2021, i due imputati saranno anche interrogati dal giudice, come richiesto dal loro difensore, avvocato Francesco Stefani. Le indagini, che il 12 novembre del 2019 portarono all’arresto in flagranza di padre e figlio per detenzione di esplosivo, partirono da alcune conversazioni intercettate dagli investigatori della Digos sui social web network, che poi hanno fatto scattare intercettazioni ambientali. In alcune conversazioni finite agli atti dell’inchiesta, coordinata dal Pm Leopoldo De Gregorio, Andrea Chesi avrebbe parlato di un attentato alla moschea di Colle Val d’Elsa mentre in altre avrebbe ipotizzato la creazione di una ‘guardia nazionale repubblicana’.