Un trimestre estivo in chiaro scuro, conteso tra situazioni critiche e segnali di incoraggiamento: è questo la prima sensazione “a caldo” raccolta tra gli operatori senesi del settore ricettivo. Lo riporta l’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Confesercenti Siena, su un campione di 224 imprenditori della provincia di Siena sufficientemente rappresentativi delle diverse tipologie di offerta. L’analisi delle risposte riafferma la prevalenza della vacanza breve, l’aumento della domanda nei week end e la flessione del valore economico dei consumi turistici.
I dati – In base alla percezione degli intervistati, il periodo estivo si chiude con un -0,6% di presenze, anche se non tutta l’offerta della provincia ha registrato valori similari. Sostanzialmente stabili i flussi nel settore alberghiero (-0,5%), mentre l’extralberghiero pare registrare una diminuzione leggermente più marcata rispetto ai valori del 2009 (-0,7%). Secondo l’indagine CST-Confesercenti Siena, il calo più evidente viene percepito nelle località termali (-2,4%), mentre gli operatori delle località più esposte al turismo culturale presentano risultati più incoraggianti (+1,4%), grazie ad una tenuta del mercato nazionale e ad una lieve crescita dei flussi di alcuni mercati stranieri. Le anticipazioni sul tasso di occupazione dei posti letto sembra confermare questo stato di cose: 60,2% per le strutture localizzate nei luoghi d’arte e 43,3% per gli operatori delle aree termali, per una media generale del 55,1 per cento. Complessivamente nel trimestre estivo la domanda italiana è registrata in calo, mentre si evidenzia un maggior dinamismo su alcuni mercati esteri. Le nazionalità segnalate in aumento sono: francesi, belgi, scandinavi, i turisti provenienti dai Paesi dell’Est, russi, spagnoli ed in particolare il mercato olandese. Cresce inoltre la quota di prenotazioni acquisite via internet (55,6%,), in modo particolare nell’extralberghiero (58,7%), mentre un minor utilizzo della prenotazione per via telematica si riscontra per le strutture attive nelle aree termali (30,4%). I flussi turistici del weekend sembrano incidere ormai per un quarto (24,3 %) del movimento turistico complessivo della provincia di Siena.
Il commento – “I fattori emergenti degli ultimi anni trovano ulteriore conferma. – commenta Maurizio Banchetti, Presidente provinciale Assoturismo Confesercenti – Tra questi segnaliamo la sempre maggiore concentrazione di flussi sul fine settimana ed il ricorso crescente al web come canale di intermediazione. Sono due evoluzioni che possono avvantaggiare soprattutto chi ha maggiori possibilità di offrire servizi collaterali al semplice pernottamento, e chi ha cominciato per tempo ad investire su internet. Per gli altri operatori questi fenomeni sono vissuti spesso con difficoltà. Una cosa che, purtroppo, accomuna tutti, è la contrazione dei ricavi: il fattore decisionale del turista in questa fase è soprattutto il prezzo, e per stare dietro a questa aspettativa in albergo si è costretti sempre più a comprimere i margini. Alla lunga questo fenomeno però rischia di squalificare il livello di offerta complessivo. E comunque, nel quotidiano comporta forti difficoltà nella gestione di una struttura ricettiva”.