Malgrado le aspettative delle imprese ad inizio stagione fossero sensibilmente migliori, il bilancio complessivo del trimestre estivo dovrebbe attestarsi su un leggero calo dei flussi turistici. «Nonostante l’estate 2018 mostri dati in leggero calo, un elemento positivo è che l’offerta turistica della Toscana è riuscita a mantenere il suo posizionamento sui mercati internazionali; pur in presenza di uno scenario competitivo fortemente modificato. – afferma Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana – Dopo qualche anno di tensioni e problemi di sicurezza sono tornate alla ribalta alcune destinazioni del Mediterraneo economicamente vantaggiose, è si è ulteriormente rafforzato il posizionamento della Croazia e della Grecia».
Aumento dei turisti dal Nord Europa Questo il quadro che emerge dall’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, per conto di Confesercenti. Nel corso del trimestre estivo negli hotel e nelle strutture ufficiali, sulla base delle indicazioni delle imprese intervistate, sono stati stimati circa110 mila pernottamenti in meno e complessivamente il mercato ha registrato una flessione del -0,5%. Nel trimestre la componente estera ha rappresentato il 51,9% del mercato turistico. Si registra un aumento dei turisti provenienti da: Scandinavia, Olanda, Francia, Belgio, Spagna e Paesi dell’Est. Dai risultati dell’indagine emerge un trend abbastanza omogeneo per le diverse tipologie di imprese. Il comparto alberghiero ha segnato un calo del -1,2% dovuto esclusivamente alla diminuzione degli italiani. Sostanziale stabilità si è registrata nelle strutture extralberghiere.
Ritorno ai visitatori del weekend Già nei mesi di giugno e luglio si sono registrate le prime flessioni, con un ritorno al fenomeno dei flussi da weekend; con un conseguente calo della durata media della vacanza e della spesa turistica. L’industria turistica regionale ha registrato un andamento diversificato per tipologia di prodotto, su cui hanno influito le conseguenze del maltempo che ha imperversato nei mesi di giugno e luglio; penalizzando, così, soprattutto le località della Costa. Secondo le indicazione delle imprese, la quota percentuale di prenotazioni pervenute tramite gli intermediari online (OTA) è stata del 48%; l’intermediazione tradizionale si è attestata al 14,1%. Mentre il canale diretto ha intercettato il 37,9% di operatività aziendale. «Dopo qualche anno di costante crescita per l’industria turistica regionale- aggiunge Gronchi – si auspicavano numeri positivi per il trimestre estivo 2018 e che la quota di turisti italiani si rafforzasse ulteriormente; invece, sono stati proprio i connazionali a ‘tradire’ la nostra Regione. Ed è stato grazie alla presenza degli stranieri se il mercato complessivamente ha tenuto, seppur con una lieve flessione. L’estate 2018 non è andata bene, anche, perché alcune tipologie di offerta hanno registrato un calo della domanda e per molte imprese non vi è stato il riconoscimento sperato sulla base degli investimenti in innovazione». Sulla base della percezione degli intervistati, anche pe il mese di settembre dovrebbe registrarsi una frenata del mercato. La stima è del -0,9%, tranne per le città d’arte per le quali si prevede una stabilità. «Nonostante l’andamento incerto del mercato dell’ultimo periodo, il 37,9% delle imprese prevede di realizzare a breve nuovi investimenti. – ha concluso il presidente Confesercenti Toscana – Questo segnale fa ben sperare per il futuro; e dimostra la volontà degli imprenditori del comparto di migliorare e rafforzare la qualità dell’offerta turistica regionale, per attrarre un numero sempre più elevato di visitatori».