Torna l’estate e porta con sé la frizzante ventata del Balagan Cafè, la kermesse culturale e gastronomica organizzata per il quinto anno consecutivo dalla Comunità Ebraica di Firenze in collaborazione con il Comune di Firenze nell’ambito del calendario dell’Estate Fiorentina. Dal 22 giugno al 10 settembre sono sei gli appuntamenti ad ingresso gratuito in programma tra incontri, conversazioni, concerti ispirati quest’anno al tema “Viaggi, migrazioni, diaspore”, una riflessione che, pur partendo dall’esperienza ebraica, si allarga ad osservare un mondo la cui evoluzione è segnata a ogni livello dalla mobilità, dal viaggio o l’annullamento delle frontiere come opportunità per le società con più mezzi. Protagonisti grandi nomi della cultura italiana ed internazionale da David Krakauer a Giancarlo Schiaffini, passando per Zeno de Rossi, Mauro Grossi e Giovanni Seneca.
Forti: «Obiettivo incuriosire le famiglie» «Il Balagan Cafè si conferma momento di incontro e luogo di dialogo – dichiara l’assessore alla cultura della Comunità Ebraica Laura Forti – una rassegna su cui puntiamo molto lavorando alacremente tutto l’anno e di cui la rassegna estiva è solo la punta dell’iceberg. Quest’anno l’obiettivo è quello di attrarre e incuriosire anche le famiglie grazie alla novità del “Balaghino dei bambini».
Sacchi: «Balagan punto fermo dell’Estate Fiorentina» «Sono molto felice di presentare questo cartellone di eventi che è ormai un punto fermo dell’estate fiorentina – ha aggiunto Tommaso Sacchi, direttore artistico dell’Estate Fiorentina – Fiorentini e turisti guardano con molta curiosità a quello che succede all’interno dei giardini della Sinagoga. Il Balagan Cafè è un’iniziativa molto rappresentativa perché ogni anno ospita grandi artisti di calibro internazionale e per la sua finalità sociale: l’anno scorso il tema erano i ponti, quest’anno quelli molto attuali quali la migrazione e il viaggio».
Fink: «Con il Balagan alla scoperta della multiculturalità» «Il tema della migrazione ci sta molto a cuore – ha spiegato Enrico Fink, direttore artistico del Balagan Cafè – e lo raccontiamo attraverso la lente della cultura ebraica che ha una storia millenaria. Spesso non vediamo la ricchezza che abbiamo sotto i nostri occhi: la multiculturalità è un bene prezioso presente a Firenze che, però spesso resta sotto traccia. Grazie agli eventi del Balagan Cafè riusciamo a darle visibilità e a farla conoscere, attraverso musica, incontri e serate in allegria. Un ringraziamento particolare va al Comune di Firenze che ha sempre creduto nel Balagan Cafè e ci ha sostenuto con grande convinzione e proprio perché la kermesse è patrimonio di tutta la città, quest’anno abbiamo lanciato anche l’idea del crowdfunding».
Il Balaghino dei bambini La formula è quella ormai consolidata: l’appuntamento con il Balagan Cafè è il giovedì alle ore 19 con l’apericena kashèr a cui seguirà (ore 20) un incontro, conferenza, proiezione o dibattito per poi proseguire (ore 21) con lo spettacolo. La grande novità di quest’anno è il “Balaghino dei bambini”, letture animate con percorsi ludico-didattici, giochi relazionali, attività espressive realizzate in collaborazione con le biblioteche fiorentine. Un’iniziativa che è frutto di un lungo lavoro svolto durante l’inverno, quando, la Comunità Ebraica ha organizzato un corso di formazione per animatori che ha visto collaborare insieme una trentina di iscritti appartenenti a varie aree professionali della città e della Toscana, dalla Biblioteca delle Oblate, dell’Isolotto, del Galluzzo, a operatori della cooperativa Coopculture di Firenze, Prato e Siena, a insegnanti della Comunità Ebraica stessa. Il corso ha dato vita a cinque animazioni di libri tratti dal Catalogo Giuntina per l’infanzia svolte nella Biblioteca delle Oblate, nelle quali gli animatori hanno avuto la possibilità di sperimentare le conoscenze acquisite con un concreto lavoro sul campo.
Livorno inaugura il cartellone Ad aprire il cartellone del “Balagan Cafè” sarà il 22 giugno “Livorno, crocevia di cultura fra Europa e Mediterraneo” con apericena a base di piatti della tradizione culinaria ebraica livornese e presentazione del libro “Una storia del secolo breve” con l’autrice Ambra Tedeschi, intervistata dall’assessore alla cultura della Comunità ebraica di Firenze Laura Forti. Seguirà il concerto del Coro Ernesto Ventura di Livorno, diretto dal Maestro Paolo Filidei; poi un intermezzo con un frammento di una commedia di Guido Bedarida in Bagitto, il dialetto giudeo-italiano utilizzato dagli ebrei in Toscana e a Livorno in particolare (a cura dalla compagnia teatrale Pietrarossa). Saranno poi i due celebri jazzisti livornesi Mauro Grossi e Matteo Scarpettini a chiudere la serata in musica con un concerto-viaggio sulle note del Mediterraneo.
Gli altri appuntamenti Si parlerà di “Migrazioni” il 29 giugno con la presentazione di “L’Età del transito e del conflitto” con Ugo Caffaz a cui seguirà il concerto del chitarrista-compositore Giovanni Seneca che presenterà “Ecanes”, il suo sesto album con brani eseguiti su tre modelli di chitarre (classica, battente e flamenca) in quintetto con contrabbasso e percussioni, fisarmonica e voce. Le tre chitarre di Seneca guideranno il pubblico in un percorso che fonde la tradizione classica con quella popolare con riferimenti e citazioni che provengono da diverse aree geografiche e musicali: dai Balcani al sud Italia dalla musica barocca a sonorità contemporanee. Giovedì 6 luglio protagonista sarà “La rotta dei Balcani”; alle 20:00 il prof. Mark Bernheim racconterà la storia delle scomparse comunità ebraiche di Slovenia, e a seguire, ospite d’onore direttamente da Belgrado il Trio “Istanbul Night”: Roni Beraha,Aleksandar Lipovan,Vladimir Coka Stojkovic racconteranno il mondo ebraico dei Balcani con un concerto molto suggestivo. Giovedì 3 agosto saranno “Le rotte del cielo” le protagoniste di un nuovo appuntamento con il Balagan Cafè. Al centro della serata “In principio”, storia e musica della creazione del mondo con Giancarlo Schiaffini, Marcella Carboni ed Enrico Fink. I tre artisti daranno vita a una originalissima lettura musicale della creazione del mondo e del primo esilio (quello dal Giardino), fra tradizione ebraica e scienza contemporanea. Giancarlo Schiaffini (come Enrico Fink laureato in fisica), è una figura centrale della musica d’avanguardia in Italia – allievo di Stockhausen, Globokar e Ligeti, con collaborazioni che vanno da John Cage a Luigi Nono, membro della Italian Instabile Orchestra. Il 10 agosto spazio a “Il viaggio della musica” con il concerto di David Krakauer, Zeno de Rossi e Alfonso Santimone. Krakauer, considerato maestro del Klezmer (genere musicale tradizionale degli ebrei aschenaziti dell’Est Europa) e del jazz incontrerà la tradizione musicale degli ebrei toscani con il supporto del progetto “Hatzel”, con Zeno De Rossi (batterista di Vinicio Capossela) e il pianista Alfonso Santimone. “Hatzel” è un sogno in musica ambientato nell’Italia ebraica, nella sua memoria e tradizione con il desiderio di raccontare l’anima ebraica presente in modo spesso nascosto nella storia del nostro paese come un mondo a parte, caratterizzato da una varietà sorprendente: dai poemi in musica del rabbino di origine bolognese Shmuel Archivolti, alle melodie tradizionali degli ebrei livornesi accompagnate alle parole del poeta ebreo di Spagna Shlomo Ibn Gabirol, o ancora alle influenze centroeuropee nelle melodie di Gorizia, Venezia, Ferrara. Gran finale domenica 10 settembre con “La diaspora ebraica”, in occasione della Giornata europea della cultura ebraica giunta alla sua 18esima edizione. Ad ispirare gli eventi della giornata sarà il fenomeno storico dell’esilio dalla Terra d’Israele e la diffusione e radicamento di Comunità ebraiche in molti Paesi in Europa e nel mondo, che ha dato vita a importanti espressioni identitarie all’interno dell’ebraismo, e che ha interessato in modo notevole anche l’Italia, dove le prime tracce di una presenza ebraica risalgono a oltre duemila anni fa. In occasione dei Balagan Cafè sono in programma visite accompagnate in Sinagoga (ore 20,45 – biglietto 5 euro).
Il crowdfunding E da quest’anno tutti coloro che in questi anni sono stati assidui frequentatori del “Balagan Cafè” e anche i semplici curiosi, amanti della buona musica e del buon cibo internazionale avranno un ruolo attivo grazie al progetto di crowdfunding lanciato dagli organizzatori della manifestazione per raccogliere fondi per far diventare il Balagan Cafè un appuntamento fisso tutto l’anno. La campagna è attiva fino all’1 luglio e per i sostenitori della kermesse ci sono tanti simpatici premi: dalla maglietta a corsi per imparare a fare la challà, il pane del sabato, o il cuscussù alla livornese, passando per lezioni di musica e fino all’organizzazione di un vero e proprio concerto di musica ebraica a casa propria. Il link per sostenere il Balagan Cafè è www.eppela.com/it/projects/12441-balagan-cafe