pat_methenyClassico e contemporaneo dialogano al teatro romano di Fiesole: la 67esima estate fiesolana vede un ritorno all’opera con “La clemenza di Tito” ma il rock ‘n’ roll di “Tommy” dei The Who e l’ ”Opera bestiale” per i più piccoli. E poi il jazz con Pat Metheny e Paolo Fresu, la musica del Mali con Amadou & Mariam, e il concerto da camera del Quartetto Klimt. E ancora: il teatro e il cinema d’amore con  Giuseppe Tornatore, ospite d’eccezione. Andiamo nel dettaglio: per quel che riguarda il jazz, Music Pool/Vivere Jazz propone una serie di appuntamenti di grande rilievo, con l’apertura (il 16) affidata al nuovo progetto musicale di Pat Metheny, l’Unity Group (con musicisti del calibro di Chris Potter o Antonio Sanchez). A seguire, uno straordinario gruppo africano, i maliani Amadou & Mariam (26 giugno), ambasciatori nel mondo della musica del loro Paese. E poi Paolo Fresu con il suo quintetto in una serata piena di ospiti, insieme a Raffaele Casarano e Mirko Signorile (18 luglio).

30 anni sulla cresta dell’onda Pat Metheny Da 30 anni nel panorama jazz, 20 Grammy Awards in 12 diverse categorie, sale sul palco del Teatro Romano con la sua Unity Band, con cui ha vinto il 20° Grammy. Recentemente, a Chris Potter al sax e clarinetto basso, Antonio Sanchez alla batteria e Ben Williams al contrabbasso, si è aggiunto il polistrumentista italiano Giulio Carmassi ed è nato il Pat Metheny Unity Group. Il primo cd di questo quintetto, Kin, uscito il 7 febbraio, si è subito piazzato al 14esimo posto della classifica italiana, rarità per un cd di musica jazz. In concomitanza con l’uscita del nuovo cd, lo Unity Group ha iniziato il suo tour mondiale. Nel corso di oltre tre decenni, il chitarrista ha registrato opere importanti in formazioni a trio, dischi solisti di enorme successo, inciso colonne sonore per importanti film hollywoodiani e collaborato con artisti quali Ornette Coleman, Steve Reich, Charlie Haden, Brad Mehldau e molti altri. Il suo storico Pat Metheny Group, fondato nel 1977, è l’unico ensemble nella storia ad avere vinto 7 Grammy con 7 uscite consecutive.

Ambasciatori del Mali nel mondo Amadou & Mariam Il Festival au Désert/Presenze d’Africa apre la 5ª edizione (in collaborazione con l’Estate Fiesolana) con un’anteprima con protagonisti Amadou & Mariam. Ambasciatori della musica del Mali nel mondo, i due musicisti hanno conquistato, con i ritmi e le melodie della propria terra, star come Manu Chao, gli U2, i Coldplay, David Gilmour, Damon Albarn e Jovanotti. Il loro incontro è avvenuto nel 1977 quando entrambi frequentavano l’istituto per giovani non vedenti a Bamako. Influenzati tanto dalla musica tradizionale africana quanto dalle chitarre di Jimi Hendrix, Eric Clapton e dei Pink Floyd, hanno iniziato a esibirsi nel 1983, riscuotendo un successo crescente nel loro Paese. Successo locale che si è poi mutato in fama internazionale. Tra le occasioni più prestigiose in cui si sono esibiti si possono citare il concerto per la consegna del Nobel per la Pace a Barack Obama e la cerimonia di apertura delle ultime due edizioni dei Mondiali di calcio. Dopo gli album che hanno dato vita a successi straordinari come “Beaux Dimanches” (“Dimanche à Bamako”), nel 2012 hanno pubblicato “Folila”, termine che in lingua bambara significa “musica”.

Paolo Fresu Quintet Il quintetto di Paolo Fresu nasce nel 1984; oggi occupa un posto di rilievo nella storia del moderno jazz italiano, festeggiando – con la formazione originale – i trent’anni di vita. Fra il 1984 e il 1985, il primo grande successo con “Ostinato”, per la Splasc(h) Records,. La consacrazione arriva, però, con “Inner voices” disco registrato assieme al sassofonista americano Dave Liebman (1986).