SIENA – La Procura di Siena ha concluso l’indagine relativa al sequestro del cantiere del nuovo supermercato Esselunga in via Massetana Romana, avvenuto lo scorso settembre.
L’azione penale è stata esercitata nei confronti di otto soggetti, con accuse che includono lottizzazione abusiva, abuso edilizio in zona vincolata, reato paesaggistico, false attestazioni e falso ideologico in atto pubblico.
L’inchiesta è stata avviata a seguito di numerose denunce e ha portato all’iscrizione di diverse persone nel registro degli indagati per reati connessi al progetto edilizio. Il cantiere, che doveva ospitare un centro commerciale e due sale cinematografiche, è stato sequestrato per presunte violazioni delle norme urbanistiche e assenza di un piano di lottizzazione.
Sette delle otto persone indagate sono accusate di lottizzazione abusiva, mentre le altre accuse includono abuso edilizio e reati paesaggistici. Inoltre, sono state mosse accuse di false attestazioni e falso ideologico durante le procedure di rilascio dei titoli edificatori.
Due posizioni sono state archiviate, quelle di Alessandro Nannini e Mario Terrosi, riconosciuti estranei ai fatti contestati. Le difese degli indagati hanno ora venti giorni per presentare memorie e chiedere eventuali interrogatori prima della probabile richiesta di rinvio a giudizio.
L’apertura del supermercato, inizialmente prevista per Natale, è stata posticipata a causa del sequestro. Circa cento persone selezionate per lavorare nel negozio vedono sfumare l’opportunità di lavoro, con un impatto significativo sul mercato del lavoro locale. Esselunga aveva acquistato il terreno con un permesso di costruire valido, confermato da sentenze definitive, e ha espresso fiducia nella magistratura auspicando una rapida risoluzione della vicenda.