I genitori delle 7 ragazze decedute nell’incidente dello scorso marzo del bus in Catalogna daranno vita a un’associazione. Lo ha comunicato Gabriele Maestrini, genitore di Elena, a margine di una conferenza stampa a palazzo Strozzi Sacrati dove la Giunta regionale ha annunciato fra le varie misure per gli studenti universitari, uno strumento specifico di sostegno a chi va in Erasmus intitolato alle tre ragazze toscane che persero la vita.
Maggiore assistenza e controllo «Il nostro progetto – ha spiegato ai giornalisti – è di creare un’associazione, ormai siamo arrivati alla data di creazione che è il 22 luglio. La nostra associazione che in prima battuta raggrupperà i genitori di queste sette ragazze ha l’intento di promuovere, o quanto meno individuare quali sono state e quali potrebbero essere le carenze di assistenza o di controllo dei nostri ragazzi in Erasmus».
Mai più Quanto accaduto in Catalogna, «non dovrà più succedere – ha aggiunto – almeno per le condizioni per le quali è avvenuto, non accettiamo che alcune associazioni tipo le Sn (gli student network legati all’Erasmus, ndr) accreditate alle università di Barcellona organizzino gite a pochissimi euro, mettendo a repentaglio la vita dei nostri ragazzi».