È stato ufficialmente presentato poche ore fa allo stadio Castellani di Empoli il tecnico che dovrà cancellare l’ombra di Maurizio Sarri, autore della promozione e poi della salvezza in serie A e far proseguire ad essere la principale realtà calcistica della Valdelsa la fantastica favola italiana vista nella passata stagione nel pallone italico. «Empoli è una grande opportunità per me, è come se fosse arrivato un giudice e da uno stato di ergastolo mi avesse tirato fuori dal carcere e mi avesse regalato la libertà, condizionata, non dall’Empoli stesso ma quello che riuscirò io a fare in questo club – ha raccontato Marco Giampaolo, la passata stagione allenatore alla Cremonese in Lega Pro, ma reduce da esperienze in massima serie con Cagliari e Siena –. Questa società è una delle poche che ancora fa calcio, e quindi è un piacere lavorare per lei. Empoli è una realtà che è reduce da un campionato importante e prestigioso, speriamo di essere all’altezza. Voglio guadagnarmi la fiducia che mi è stata data attraverso il lavoro, la professionalità ed i comportamenti che avrò come tecnico, sarebbe un motivo di soddisfazione per me se fra due-quattro o dieci mesi se la società venisse da me e mi proponesse il rinnovo di contratto (attualmente il legame fra le parti è annuale, dunque scadenza giugno 2016 ndr.), perché vorrebbe dire che ho soddisfatto le aspettative del club».
Empoli, inizia l’era Giampaolo «Sarri? L’ho incontrato nei giorni scorsi, lo conosco da oltre 10 anni, ci siamo sempre confrontati calcisticamente parlando, mi è venuto a trovare nei miei ritiri con le squadre che ho allenatore, c’è una continuità con lui, un modo di pensare calcio comune – ha aggiunto il neo mister azzurro -. Quello che ha fatto ad Empoli è straordinario perché ha lasciato un solco nell’ambiente, nei calciatori, nel club stesso. Tre anni di lavoro metodico, che lasciano una traccia nella testa dei calciatori e questo è un patrimonio che non va disperso. E’ stato tutto molto positivo. A me sta la capacità di proseguire in un certo tipo di lavoro, di discorso e rispettare quelli che sono gli obiettivi del club». Dal punto di vista tecnico l’Empoli si appresta ad alcuni cessioni eccellenti: dopo Rugani hanno ricevuto offerte importanti Valdifiori, Hysay, Tonelli ed anche Mario Rui, ma Marco Giampaolo respinge certe questioni di mercato. «Adesso non si possono fare certe valutazioni. Nella realtà non sappiamo chi va via. Il mercato si risolve a volte nelle ultime giornate e noi dovremmo farci trovare pronti. Vecino, Sepe e Rugani sono ruoli che dovremmo pensare di sostituire. L’unica cosa di cui dobbiamo tenere presente è che ad Empoli servono giocatori motivati. Ho avuto una buona accoglienza dall’ambiente, il campo di allenamento è frequentato da tanti affezionati ed anche la società ha avuto tanto affetto per me. Si lavora qui con umiltà e partecipazione emotiva, ed al centro del progetto Empoli mi sembra ci sia la parola lavoro. Noi dobbiamo proseguire su questa filosofia e nella storia di questo club».
La sede del ritiro Nel frattempo definite le prime date per Massimo Maccarone e compagni in vista della prossima stagione: la squadra si radunerà martedì 7 luglio ed effettuerà tre giorni di test e visite mediche (8-9-10 luglio). Successivamente sarà in ritiro a Vinci e lavorerà, dal 13 luglio all’8 agosto, allo stadio Castellani e presso il Centro Sportivo Monteboro.