Il segretario Pd alla Camera di commercio

SIENA – Enrico Letta è consapevole che lo attende un compito non semplice. C’è da riconquistare la città e il territorio che gli ha garantito il Parlamento, fa affidamento anche su di lui per dare un volto credibile alla coalizione di centrosinistra.

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Soprattutto al Pd, che anche ieri, con la fuoriuscita di 10 iscritti, ha dimostrato una spaccatura interna. “Speriamo ci ripensino”, ha detto il segretario, che poi ha guardato avanti: “Sono convinto che ci sia bisogno di un forte senso e spirito civico e di un allargamento. Credo che sia importante individuare nei prossimi mesi senza perdere troppo tempo la migliore candidatura che riesca a tenere una coalizione larga, che riesca a parlare alla città e al suo spirito civico”.

Nel corso della visita a Siena, l’ex premier ha fatto tappa prima dalle categorie economiche, poi nel circolo di via di Città per incontrare gli iscritti. I contenuti della seconda tappa saranno delineati meglio il 7 maggio, quando i Democratici apriranno di fatto la campagna elettorale. Nella prima invece ha ascoltato le esigenze di un territorio, che oltre alle difficoltà legate alla pandemia e alla guerra, soffre da sempre della mancanza di infrastrutture adeguate. Letta, a questo proposito, si è soffermato sulla necessità di realizzare la stazione dell’alta velocità, sul modello di quella costruita nella pianura padana: “C’è bisogno di trovare un accordo tra Siena, Arezzo e Perugia. Il mio suggerimento è che non ci si metta subito a discutere sul luogo fisico, perché se si procede così, il rischio è che l’infrastruttura non si faccia”.

Da una priorità a un’altra, la Fondazione Biotecnopolo, che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi: “Una bozza dello statuto è stata messa a punto – ha sottolineato il segretario -, da quello che so nell’arco di una decina di giorni l’iter sarà terminato e avremo lo statuto; credo che sia un importante messaggio per Siena, per la provincia e per la Toscana intera”.

L’ultimo spunto è stato su Banca Mps, che secondo l’ex premier sta risalendo la china: “Il Governo ha deciso di investire sulla banca; le ha dato un tempo sufficiente per essere in grado di solidificarsi e poter giocare la sua partita senza essere in ginocchio di fronte ad eventuali nuovi partner”.