ROMA – L’enogastronomia secondo gli operatori turistici fa rima con Piemonte. Destinazione quasi irrinunciabile di ogni tour dedicato al mangiare e al bere.
Per lo studio Enit, il 58,3% dei 45 tour operator intervistati, indica questa regione come la migliore da abbinare a un contesto food&wine. A seguire Campania e Toscana. Il prodotto viene proposto soprattutto in Austria, Germania, Spagna, Olanda e Regno Unito, ma è la Spagna a guidare la graduatoria del peso di questo settore nell’offerta complessiva (il 33,3% dei tour operator spagnoli che propongono il nostro Paese).
Forte è anche la connessione con la cultura: Il 58,3% degli operatori specializzati in viaggi collegati ai settori del cibo e del vino propone pacchetti in cui vi sono anche visite culturali in musei, monumenti e mostre temporanee.
“Siamo stati premiati da scelte coerenti con la visione che abbiamo del nostro Piemonte grazie ai territori che collaborano tra loro e si muovono ormai come un corpo unico – ha sottolineato l’assessore al Turismo, Vittoria Poggio -. Abbiamo incoraggiato il turismo outdoor e food in tempi non sospetti. Grazie a Enit abbiamo lanciato un bando da 3 milioni proprio su questo comparto intercettando l’orientamento del mercato e degli operatori, e così siamo riusciti a raggiungere un obiettivo che ci colloca tra i territori più ambiti nel campo food&wine”.