È regola generale e comprovata nel mondo del calcio che le salvezze per le squadre impegnata nella permanenza nella propria categoria si costruiscano principalmente fra le mura amiche. Importante conquistare risultati favorevoli fuori casa, preziosi i pareggi ed i successi contro le big lontano dal proprio stadio, ma i tre punti che si mettono a bilancio nell’impianto amico, quello dove spesso ci si allena ogni giorno, hanno sempre un valore doppio. Soltanto che per l’Empoli parlare di stadio amico facendo riferimento al Castellani ha il sapore del controsenso. Innanzitutto perché nelle ultime tre gare disputate nel principale impianto calcistico della Valdelsa sono arrivati tre zero a zero consecutivi un po’ deludenti, e soprattutto senza gol, rispettivamente contro Atalanta, Torino e Verona, dunque in veri e propri scontri diretti; e poi perché Valdifiori e compagni di fatto non hanno mai l’opportunità, o quasi, di allenarsi fra le zolle in viale delle Olimpiadi.
Il nodo-Castellani Infatti lo stadio di Empoli è di proprietà comunale e quindi si dà la disponibilità di utilizzarlo molto più spesso di quanto non facciano in settimana gli azzurri, anche e soprattutto ad altri atleti, di qualsiasi sport, perfino del giavellotto. E qui scatta la polemica perché il tecnico Maurizio Sarri ha denunciato fra fine 2014 ed inizio 2015 la mancata uniformità del terreno di gioco che a suo avviso, penalizzato proprio dallo sfruttamento di persone che non giocano a calcio, lo hanno fatto sfaldare nel suo fondo, rendendolo poi quasi impraticabile quando vi disputano il match i suoi giocatori. Proprio la pratica della disciplina che ha Andreas Thorkildsen fra i suoi atleti più rappresentativi pare che abbia reso le zolle del Castellani in condizioni pessime. La società guidata dal presidente Fabrizio Corsi si è messa in contatto con l’amministrazione presieduta dal sindaco Brenda Barnini per trovare un compromesso sull’utilizzo del terreno dello stadio empolese, ed in prima persona si è voluto spendere l’assessore allo sport Fabrizio Biuzzi che ha spiegato come Empoli non possa rinunciare alla possibilità di far allenare anche persone che non praticano calcio sul terreno del Castellani, per un discorso economico principalmente.
Il sindaco di Empoli ad agenziaimpress Sulla questione però ha voluto dire la sua anche il sindaco che ha Sant’Andrea Apostolo come suo santo patrono. «Le preoccupazioni di mister Sarri per il terreno di gioco dello stadio ‘Castellani’? Sarri è una persona straordinaria che gode della mia stima – ha dichiarato Brenda Bernini, prima cittadina di Empoli proprio ai microfoni di agenziaimpress –. Il campo purtroppo ha avuto dei problemi dovuti ad un fungo. Ogni tanto capita anche questo e, stiamo lavorando per risolverlo e, per tornare ad essere presto uno dei campi migliori di tutta Italia». La prima cittadina del principale comune della Valdelsa è tifosa assoluta del gruppo azzurro tanto che ha voluto elogiare con parole non banali il club azzurro: «Per adesso stiamo dimostrando di poter fare molto bene in Serie A dopo la promozione raggiunta la scorsa stagione. Non aggiungiamo altro. Andiamo avanti così». Ed in vista dell’anticipo di sabato prossimo, in casa, contro l’Inter, sono aumentati il numero dei giardinieri che si stanno occupando in questi giorni del terreno dello stadio Castellani che ancora una volta si vestirà a festa, visto l’arrivo di una delle big del nostro campionato, sperando che stavolta il campo di gioco sia all’altezza dello spettacolo che Mancini da una parte e, Maurizio Sarri dall’altra si preparano ad allestire con le loro squadre.