Non dimenticherà facilmente l’ultima settimana il centrocampista venezuelano Franco Signorelli che giovedì scorso ha rinnovato il proprio contratto fino al giugno 2017 con l’Empoli, dopo che il tecnico azzurro Maurizio Sarri ne aveva bloccato la cessione nel calciomercato invernale chiusosi otto giorni fa, e che domenica pomeriggio ha messo a segno il suo primo gol in serie A. Non una rete banale quella contro il Cesena ma anzi di capitale importanza per sé stesso ed i suoi compagni, perché ha permesso alla principale formazione calcistica della Valdelsa di conquistare tre punti, a quasi due mesi di distanza dall’ultima volta.
La favola di Signorelli Una storia particolare quella del ragazzo nato il primo gennaio 1991 a Merida perché è arrivato ad Empoli all’età di appena 18 anni, ed è cresciuto di fatto nel settore giovanile azzurro che ha la propria casa a Monteboro. Una sorta di favola perché Signorelli è sempre stato considerato una sorta di terza linea nelle scelte della formazione capitanata da Massimo Maccarone, ma che ogni volta che è stato chiamato in causa, ha risposto ‘presente’, con prestazioni spesso al di sopra della sufficienza. Ha lasciato casa sua, fra le Ande, da ragazzino, ed esattamente al contrario di ciò che recita uno dei titoli delle storie contenute all’interno del libro ‘Cuore’ di Edmondo De Amicis, è venuto fra gli Appennini toscani, per cercare fortuna ed imparare meglio a giocare a calcio. Incredibile che però la sua prima gioia personale nel nostro massimo campionato sia avvenuta quasi come fosse un film: in panchina ancora una volta, scavalcato nelle gerarchie da titolare da Zielinski, nonostante fosse annunciato da tutti come possibile impiego dal 1’, Signorelli ha dovuto sostituire Vecino che ha dato forfait durante il riscaldamento, ed alla fine ha segnato il gol della sicurezza, festeggiando con un abbraccio collettivo insieme ai compagni.
Gol con dedica a Silvio Nacci Non era facile venire fuori da un momento tutt’altro che semplice per l’Empoli che in casa faticava tremendamente ed era reduce da quattro pareggi ed una sconfitta. Le assenze di Croce e Saponara potevano rendere tutto ancora piu’ difficile, e la voglia e la determinazione di un Cesena ritrovatosi grazie alle vittorie su Parma e Lazio, sembravano uno spauracchio aggiuntivo da dover evitare. Invece prima con la bella prova dell’Olimpico e poi contro la formazione di Di Carlo, gli azzurri hanno dimostrato che vogliono giocarsi fino all’ultimo le proprie chance di rimanere in serie A. «Se qualcuno guardasse le statistiche e la media punti che abbiamo quando gioca Signorelli, rimarrebbe sorpreso» ha detto poche ore fa mister Sarri. «Empoli ed i tifosi sono la mia seconda famiglia – ha raccontato proprio nel post partita di domenica scorsa il centrocampista venezuelano – Forse mi sarei sentito perduto a cambiare città e maglia. Sono contento dell’affetto che mi ha dimostrato la società e spero di fare un grande girone di ritorno. Come festeggerei la salvezza? Mi piacerebbe invitare qualche compagno in Venezuela, nel mio paese, Meriva. Ogni volta che gioca l’Empoli tanti miei amici si radunano davanti alla tv a tarda notte e guardano le nostre partite. Sono molto felice di aver fatto felice con il gol prima loro e poi anche me e chi mi vuole bene. La dedica però oltre che a mia moglie va a Silvio Nacci (storico collaboratore dell’Empoli scomparso una settimana fa ndr.), un amico a cui ero molto legato e che ci ha lasciato pochi giorni fa. Siamo un vero gruppo nello spogliatoio, la mia corsa sotto il settore Maratona dopo la rete era una volontà di condividere la mia gioia con i nostri tifosi».