sassuolo-empoliTerza sconfitta consecutiva in campionato, quarta, considerando quella in Coppa Italia rimediata la scorsa in casa contro il Cesena, per l’Empoli di Giovanni Martusciello che entra in una crisi che sembra senza fondo, subendo undici gol contro rispettivamente Fiorentina, Milan e Sassuolo, alla luce dello 0 a 3 del ‘Mapei stadium’ di ieri pomeriggio. Un risultato bugiardo per la formazione azzurra toscana che però evidenzia tutti i limiti del gruppo capitanato da Massimo Maccarone che però vede la propria prova inficiata dall’errore del direttore di gara, Gavillucci, che ha fischiato un calcio di rigore, il secondo consecutivo per i neroverdi allenati da Eusebio Di Francesco, per presunto fallo di mano commesso da Daniele Croce poco dopo la mezz’ora. E pensare che prima del penalty che ha sbloccato la partita, assegnato per una uscita ‘a valanga’ di Skorupski ai danni di Ragusa, e realizzato da Pellegrini, erano stati proprio gli ospiti a rendersi maggiormente pericolosi con una incursione di Saponara non finalizzata dal trequartista forlivese.

Diousse: «C’è poco da rimproverare alla squadra»  La prova offerta dagli azzurri contro il Sassuolo ha messo in evidenza tutti i limiti della rosa toscana, con Diousse in regia ancora troppo falloso e fallace in zona di costruzione e con una scarsa incidenza offensiva per la mole di gioco costruita. «Purtroppo veniamo da prestazioni buone ma i risultati non lo sono.- ha raccontato il numero 7 dell’Empoli – E’un peccato perchè il primo tempo è stato macchiato dagli episodi e questo ha compromesso la partita. L’importante adesso è mantenere la serenità perchè abbattersi sarebbe deleterio. E’ tutto nelle nostre mani e la cosa fondamentale ora è invertire la tendenza. C’è poco da rimproverare alla squadra, difficile parlare di responsabilità dei singoli. Ai tifosi dico che hanno tutto il diritto di fischiarci come hanno fatto a fine partita, ci hanno sostenuto sempre e quindi diciamo loro che faremo di tutto per rimetterci nella giusta carreggiata».

Croce: «Chiedo scusa a nome di tutti» «Il mio fallo di mano? Ero talmente ravvicinato all’azione che avevo il braccio vicino al corpo e per me fischiare un rigore del genere è assurdo – ha invece raccontato Croce – Parlare di arbitro e rigore sarebbe assurdo quindi sto zitto, chiedo scusa a nome di tutti per questo ultimo periodo e non ho altro da dire perchè ci sarebbe da stare zitti e pedalare. Abbiamo commesso tanti errori ma abbiamo avuto anche chance per segnare pero’ non mi piace avere alibi. Mi sento responsabile come i miei compagni, serve solo pedalare e continuare a dare tutto. Il 100% non basta in questo momento, quindi servirà dare qualcosa in piu’. Noi dobbiamo metterci del nostro nel dare tutto e speriamo di riprenderci presto».