«Sapevamo che dovevamo mettere in questa partita le stesse cose delle ultime sfide. Contro il Crotone invece c’è mancata la concentrazione in determinate fasi. Prendere uno schiaffo così ci fa bene, dobbiamo rialzare la testa subito. I nostri avversari hanno vinto meritatamente, noi dovevamo pareggiare quello che hanno messo loro ed invece non lo abbiamo fatto». E’ deluso al termine della pesante sconfitta, quattro a uno in finale in favore della formazione guidata da Davide Nicola, il tecnico azzurro Giovanni Martusciello. L’Empoli visto ieri allo ‘Scida’ di Crotone è stato l’ombra di sé stesso, una prova talmente incolore e costellata di errori che è difficile da valutare positivamente anche solo per alcuni aspetti. Un primo tempo chiusosi con anche un pizzico di fortuna sull’1-1 visto che alla rete di Stoian, è arrivato il pareggio di Mchedlidze, autore quest’ultimo dell’ennesimo gol nel suo magic-moment che attraversa da due mesi a questa parte, è seguita una ripresa disastrosa che ha visto Falcinelli andare in gol per tre volte, di cui le ultime due in zona Cesarini. «Quando manca la concentrazione ne esci con le ossa rotte contro chiunque in Serie A – ha aggiunto Martusciello- Il problema non era la forza dell’avversaria, ma quello che non abbiamo fatto noi. Il discorso salvezza non è assolutamente chiuso e nelle partite noi dobbiamo metterci l’attenzione che non ho visto oggi (ieri, ndr)».
Si riapre il discorso salvezza Con la sconfitta contro il Crotone virtualmente si riapre per l’Empoli il discorso salvezza visto che la squadra calabrese torna a meno otto dagli azzurri toscani, potendo contare grazie al rotondo punteggio dello ‘Scida’, anche sul favore eventualmente dello scontro diretto. «La perdita di Riccardo Saponara? Può aver influito anche questo, ma spero di no perché andare dietro al mercato è superficiale – ha concluso Martusciello – Con Saponara ho avuto un rapporto ottimo e mi dispiace averlo perso, ma ha fatto una scelta. Pucciarelli trequartista? I gol si fanno e si prendono col collettivo. Contro il Crotone sono venute a mancare delle cose perché la testa non era collegata al corpo». Deludente la prestazione di Diousse in regia, la difesa ha preso tanti gol quanti ne aveva preso soltanto contro la Fiorentina, rovinando la propria ottima media nelle prime 22 giornate, a salvarsi come al solito forse il solo Daniele Croce che da leader della squadra ha provato a fine gara a difendere i compagni. «Questa sconfitta è un boccone amaro che dobbiamo mandar giù e digerire prima possibile – ha sottolineato il centrocampista dell’Empoli -. A queste partite dobbiamo arrivarci mentalmente più preparati. Abbiamo sofferto il loro approccio e la loro veemenza, dovevamo reggere l’ultimo in modo migliore. La partita l’hanno vinta loro meritatamente. Di schiaffi come quello di oggi ne avrei fatto volentieri a meno, però tante volte fa bene perché una squadra come la nostra che fin dall’inizio ha affrontato un campionato in salita non deve sentirsi salva. Andiamo a giocare contro squadre alla pari e non possiamo permetterci di essere arroganti. Dopo il gol dell’1-1 la partita mi sembrava equilibrata, poi loro hanno trovato il gol su un calcio piazzato. Lavoriamo tanto su queste situazioni, ma abbiamo sbagliato qualcosa e alla fine sono questi i particolari che incidono sul risultato di una partita».