Agricoltori presto a Roma. Questa volta nessuna manifestazione sotto Palazzo Chigi ma, con tutta probabilita’, saranno seduti al tavolo con i Ministri dell’ambiente Gianluca Galletti e all’agricoltura Maurizio Martina. A dire che «i tempi sono ormai maturi per affrontare il problema degli ungulati da un punto di vista scientifico» è stato il Ministro Galletti parlando a Firenze al convegno su “territorio come destino” organizzato dalla Confederazione Italiana Agricoltori a Palazzo Vecchio.
Sì ad un tavolo sugli ungulati «Tutti i temi vanno affrontati dal punto di vista scientifico – OGM, scarichi, dissesto idrogeologico – ha detto Galletti – stessa cosa vale su temi sensibili come quello della presenza degli animali». Da qui la proposta. «Abbiamo affrontato il problema delle nutrie, oggi siamo pronti anche su proposte concrete ad aprire un tavolo sugli ungulati e vedere dal punto di vista scientifico cosa si puo’ fare nel rispetto degli animali e dell’attivita’ degli agricoltori».
Il governatore Rossi: «Urgono leggi dello Stato» Di fronte alla proposta di Galletti chi non si è limitato a raccogliere l’assist ma a rilanciare, scatenando gli applausi degli agricoltori, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. «Ci devono essere leggi dello Stato che consentano alle regioni di riportare la situazione sotto controllo, anche con abbattimenti – ha detto Rossi -Anche con la questione dei lupi che non si pone tanto sulla razza pura presente ancora in numero limitato ma soprattutto dei canidi che infestano diverse zone della Toscana. Su questo ci vuole un piano di cattura e abbattimenti. La mia regione non puo’ diventare un territorio con animali ibridi che distruggono greggi e spaventano le persone, dobbiamo tornare ad una situazione di equilibrio», annunciando un piano di cattura e abbattimento gia’ entro l’estate.
Ungulati in Toscana, un’emergenza così non si era mai vista. «Portare sul piano nazionale il problema ungulati – ha detto il presidente della Cia Toscana Luca Brunelli – era una delle nostre richieste avanzate nel mese di novembre. Ne prendiamo atto». Si contano in Toscana oltre 400mila ungulati che impediscono agli agricoltori di produrre, danneggiano i boschi e l’ambiente, provocano incidenti alle popolazioni. La densità dei cinghiali è ormai a livelli spaventosi: per ogni 100 ettari di territorio ci sono in Toscana almeno 20 cinghiali, mentre il Piano Faunistico Regionale prevede 0,5-5 capi ogni 100 ettari. All’enorme numero di cinghiali si aggiunge un numero quasi uguale di caprioli, in costante aumento. Per ogni agricoltore ci sono ormai 5 capi ungulati, un carico quasi raddoppiato in cinque anni. 10 milioni di euro di danni produttivi sono stati accertati dagli ATC negli ultimi 5 anni, ma i danni economici ed imprenditoriali sono in realtà di molto superiori.