Novanta chili di cibo ogni anno finiscono nella spazzatura dei toscani. A lanciare l’emergenza sprechi alimentari è il Banco Alimentare che fotografa una situazione allarmante non solo a livello nazionale ma anche regionale. «Secondo una nostra stima – dichiara il presidente del Banco Alimentare Leonardo Carrai – ogni cittadino spreca ogni anno circa 90 chili di cibo (leggermente meno della media nazionale che è di 94) e, in tutta la regione, lo spreco è indicativamente di circa 340 mila tonnellate corrispondenti ad un valore di 3,75 milioni di euro. La povertà e il disagio sociale stanno aumentando vertiginosamente ogni giorno – prosegue Carrai – e abbiamo assoluto bisogno di accrescere il numero delle imprese che possano offrirci le loro eccedenze ma anche di volontari per sostenerci in questa attività che è unica in Italia».
Il dato nazionale E' stato rilevato, spiega un comunicato, che ogni anno in Italia vengono buttati via e non sono più recuperabili per uso alimentare 5,5 milioni di tonnellate di cibo corrispondenti a 12,3 miliardi di euro; tuttavia, già oggi quasi 1 miliardo di euro di cibo viene recuperato e, per il futuro, l'obiettivo è portare sulla tavola dei poveri altri 6 miliardi di euro.
L’esempio Un esempio positivo alla lotta contro gli sprechi alimentare arriva da Capannori (Lucca) dove lo scorso anno l’anno scorso sono state pari a un valore di 50mila euro le porzioni di cibo, pronte per essere servite nelle mense scolastiche ma non consumate, che sono state recuperate per essere destinate alle mense dei più bisognosi grazie al progetto “Moltiplicare pani e pesci va a scuola”(leggi).