Reperire immobili da destinare all’accoglienza dei profughi in arrivo in Toscana. Va in questa direzione il protocollo siglato da Regione Toscana e Prefettura di Firenze: il documento prevede che la Regione si attivi in tal senso, chiedendo anche alle Asl un elenco di strutture idonee. Gli immobili verranno concessi alla Prefettura sulla base di uno schema di convenzione che avrà una durata non superiore ad un anno. A firmare il protocollo la vicepresidente della Regione e assessore al welfare Stefania Saccardi ed il Prefetto di Firenze Luigi Varratta, alla presenza dell’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni.
400 posti a disposizione «Come Regione Toscana – ha detto Saccardi – abbiamo ritenuto doveroso dare il nostro contributo. Oltre a coordinare, insieme al Prefetto, il Tavolo interistituzionale, e a tenere i contatti con i sindaci per reperire le strutture, abbiamo deciso di reperire strutture anche tra gli immobili della Regione. Noi siamo contrari alle grandi concentrazioni di persone – ha aggiunto – perché in questo modo si perde il valore del rapporto con la persona e la possiiblitàdi dare inclusione sociale. Metteremo a disposizione immobili di 50-60 posti, per un totale di circa 350-400 posti». Il protocollo impegna la Regione: a coinvolgere enti ed associazioni del terzo settore che abbiano disponibilità di strutture idonee, a realizzare processi di qualificazione per operatori, pubblici e del terzo settore, impegnati nel sistema di accoglienza, sulla scia di quelli già adottati dallo SPRAR, il Sistema Nazionale di Protezione di Richiedenti Asilo e Rifugiati, ad instaurare rapporti di collaborazione con enti pubblici e locali per individuare altre strutture. Infine viene creato un Tavolo di coordinamento degli interventi, presieduto dal Prefetto di Firenze, del quale, oltre al presidente della Regione e agli altri Prefetti toscani, fanno parte anche rappresentanti di Anci e UPI.
Asl in contatto con le Prefetture «Il sistema sanitario sta dando il massimo appoggio – ha informato l’assessore Marroni – Il nostro è un sistema rodato. Ogni Asl è in contatto con le singole Prefetture. Sono state individuate le strutture, ora ci sono le verifiche da fare, ed è necessaria la condivisione dei sindaci. C’è anche un sistema di sorveglianza sanitaria, per controllare la salute delle persone al loro arrivo e durante la loro permanenza nelle nostre strutture».
E’ emergenza sanitaria «Siamo in piena emergenza sanitaria – ha detto il Prefetto Varratta – Il flusso straordinario di migranti è in continuo aumento. Ad oggi sono 1.550, compresi gli 80 partiti da Taranto. E per domani è annunciato l’arrivo di altri 100, che ora sono a Salerno. Stiamo dando fondo a tutte le risorse, e il territorio finora ha risposto in maniera egregia, ma devo dire che non siamo neppure a metà strada».