«E’ stato richiesto il riscontro diagnostico sul paziente per conoscere con certezza le cause del decesso». Così in una nota la Direzione Sanitaria dell’Aou Senese in merito alla notizia del decesso all’ospedale di Siena di un paziente anziano per un possibile caso di infezione da batterio New Delhi (NDM) riportato da alcuni organi di stampa.
«Non creare allarmismi» Il paziente «un uomo di oltre ottanta anni, è arrivato al policlinico Santa Maria alle Scotte nella giornata di venerdì 13 settembre, trasferito dall’ospedale di Campostaggia con una complessa situazione clinica e diverse problematiche di salute, ed è deceduto sabato 14 settembre – spiega la nota – E’ importante non creare allarmismi – sottolinea la Direzione Aziendale – considerando che si tratta di eventi legati alla resistenza agli antibiotici, un fenomeno globale che gli ospedali affrontano seriamente e con la massima attenzione. I batteri multiresistenti e le infezioni ad essi correlate sono un problema di sanità pubblica che noi fronteggiamo quotidianamente con specifiche azioni per curare, contenere e prevenire. E’ infatti importante rallentare e rendere meno frequenti questi episodi grazie a tutta una serie di azioni che effettuiamo giorno dopo giorno. Il nostro ospedale è operativo 24 ore su 24 per qualsiasi attività di consulenza e assistenza in ambito infettivologico. Siamo costantemente in contatto con l’ARS, Agenzia Regionale di Sanità, applicando linee guida e tutte le procedure di prevenzione e controllo per la gestione e l’eventuale terapia dei casi NDM».
Stella (FI) chiede commissione d’inchiesta Sulla vicenda oggi si è espresso anche il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Marco Stella (Forza Italia) che chiede l’istituzione di una commissione d’inchiesta e in una nota spiega: «Con il decesso della 32ma persona in poco più di dieci mesi, decesso correlato a sospetta infezione da superbatterio New Delhi avvenuto al policlinico Le Scotte di Siena, l’emergenza si sta ampliando. I dati sul superbatterio in Toscana sono allarmanti. La Regione Toscana è intervenuta con colpevole ritardo, noi chiediamo ai vertici della sanità regionale di fare chiarezza, vogliamo la verità, e per questo faccio appello ai colleghi del centrodestra e delle opposizioni per fare richiesta comune di istituire una commissione d’inchiesta sul superbatterio».