FIRENZE – Almeno 30mila posti di lavoro a rischio in Toscana nel terziario «se il Governo non interviene con nuovi ammortizzatori sociali che aiutino le imprese ad evitare i licenziamenti».

E’ l’allarme lanciato da Confcommercio Toscana e dai sindacati regionali dei lavoratori del settore Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Nei centri storici delle città d’arte, secondo Confcommercio, gli affari sono calati di almeno il 70%, mentre nelle periferie e nei borghi più piccoli la riduzione è del 30%.

«Se la Cassa integrazione non sarà rifinanziata, ricorrere ai licenziamenti sarà per noi uno strumento di legittima difesa», sostiene il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano, secondo cui però sarebbe «come gettare al vento anni di sacrifici, di formazione e di esperienza, quel saper fare che solo un dipendente ben preparato può possedere ai massimi livelli». Secondo i sindacati dunque «si rende necessario provvedere immediatamente ad una ulteriore proroga degli ammortizzatori con causale Covid e del blocco dei licenziamenti, per evitare che nei primi mesi dell’anno esploda una crisi occupazionale che, sinora, si è riusciti ad evitare».