lupoDa 72 gruppi riproduttivi nel 2013 si è passati ai 108 gruppi del 2016 (+50%). Continua a crescere a dismisura la popolazione di lupi nei boschi della Toscana. Complessivamente – comunica la Cia Toscana su dati Regione Toscana – si stima che la popolazione di lupi ammonti a circa 600 animali. Sono 616 gli allevatori che hanno presentato domanda di risarcimento. Oltre il 60 per cento proviene dalla provincia di Grosseto, il restante 40 per cento in provincia di Siena e in tutta l’area appenninica. Ma oltre a denunciare una ingente perdita di capi, per gli allevatori ci sono i danni indotti, come la diminuzione di latte prodotto dal bestiame impaurito in seguito agli attacchi. Negli ultimi tre anni, mentre è stabile il numero degli allevamenti colpiti, è cresciuto invece di almeno il 30 per cento il quantitativo di capi persi: segno che gli attacchi sono sempre più intensi. Cambia anche la tipologia delle vittime: prevalentemente pecore ma anche animali più grossi come esemplari bovini allevati all’aperto, soprattutto giovani vitelli.

Situazione drammatica. Ma i numeri dell’emergenza lupo in Toscana, da soli non testimoniano il dramma che quotidianamente stanno vivendo gli allevatori toscani. E giovedì 23 febbraio all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni ritorna il Piano Lupo, rinviato nelle scorse settimane a causa delle pressioni delle lobby animaliste. Un Piano, seppur migliorabile, comunque essenziale per non far morire definitivamente la pastorizia.

Ed in attesa del sit in degli allevatori toscani a Roma, di fronte alla sede della Conferenza Stato Regioni, si terrà domani un incontro a Monteriggioni (Si) – Auditorium ChiantiBancamartedì 21 febbraio (ore 16) organizzato da Cia Siena e Cia Grosseto, con Confagricoltura Siena e Grosseto – in collaborazione con amministratori delle province di Siena e Grosseto, al fine di dibattere l’annoso problema delle predazioni delle greggi e degli allevamenti zootecnici che, da tempo, sta decimando le produzioni e mettendo a forte rischio il settore della pastorizia, e quindi della trasformazione del latte da cui si produce il pregiato pecorino in gran pare della Toscana. Oltre ad allevatori ed organizzazioni di categoria, all’incontro parteciperà anche l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi, che sta sollecitando – in sede di Conferenza Stato-Regioni – l’adozione da parte del Ministero dell’Ambiente del Piano Lupo.

Il piano lupo, inoltre, contiene 22 punti, ed è un sistema complesso di interventi; non si può ridurre il confronto di un Piano così complesso e articolato al solo problema di eventuali abbattimenti, che potrebbero rappresentare invece solo una deroga, qualora gli interventi del Piano stesso risultassero palesemente inefficaci per contenere il numero dei lupi.