Prendersi cura di un gatto appena nato e accompagnarlo nella fase di allattamento e svezzamento per favorire la sua adozione e aiutare l’attività del canile. Al Rifugio del Cane di Pistoia il 25 settembre è in programma il primo corso promosso da Enpa per diventare balia a aiutare il sistema di accoglienza dei tanti gatti che ogni giorno arrivano al rifugio.

Sciarrillo (Enpa): «I cuccioli in gabbia sono più timorosi» «I primi due mesi sono fondamentali – spiega Natalia Sciarrillo, coordinatrice del corso e consigliera (operatrice) Enpa Pistoia – e dare la possibilità a questi cuccioli di trascorrere questo periodo di crescita in una casa piuttosto che in una gabbia garantisce loro una maggiore aspettativa di vita e aiuta nel processo di socializzazione e educazione favorendone così l’adozione. I cuccioli che crescono in gabbia sono, per ovvi motivi, più paurosi e possono avere più difficoltà ad ambientarsi una volta arrivati in famiglia». Il corso, in programma alle 21, è gratuito e durerà 2 ore e sarà tenuto da esperti operatori Enpa alla presenza di veterinari e prevede una parte teorica e una parte di dimostrazione pratica. «Ad oggi – spiega Sciarrillo – possiamo contare sull’aiuto di 20 balie che ci permettono di affrontare l’emergenza ma il nostro obiettivo è quello di poter raddoppiare questo numero».

60 gatti in cerca di una casa Al Rifugio, che da gennaio è gestito da Enpa Pistoia e dalla cooperativa sociale La Spiga di Grano, aderente al Consorzio Co&SO, sono presenti circa 60 gatti da adottare di cui 20 cuccioli da svezzare. Per l’adozione ogni sabato Enpa organizza il “Micino Day” dalle 15.30 alle 17.30. «Sono tutte iniziative che vogliamo portare avanti per rendere ancora più efficiente questa struttura – spiega Enrico Pellegrini, presidente de La Spiga di Grano – già in occasione dell’appello all’adozione che abbiamo fatto prima dell’estate abbiamo trovato una importante risposta da parte dei pistoiesi e non solo. Questo contribuisce a stimolare la nostra attività, convinti come siamo dell’importanza che questo luogo ha per tutto il territorio».