In Toscana una famiglia su 33 vive in una casa popolare (2,9% dei residenti nella regione, 18,3% di chi vive in affitto), e sono 47.384 i nuclei familiari che vivono negli alloggi Erp, mentre altri 21.798 sono nelle graduatorie dei Comuni in attesa di assegnazione. È quanto emerge dal sesto Rapporto sulla condizione abitativa in Toscana, presentato oggi nell’ambito della Conferenza regionale sulla casa.
Quasi seimila immobili Nella regione sono destinati all’edilizia residenziale pubblica 5.916 fabbricati, composti da 49.694 unità immobiliari, di cui 12.772 (il 25,7%) localizzati nel Lode di Firenze, 8.475 (17,1%) in quello di Livorno, e 6.335 (12,7%) in quello pisano. Queste tre realtà da sole rappresentano il 55,5% del totale. Il rapporto evidenzia che nel 2016 sono state realizzate o acquisite 245 nuove unità immobiliari, mentre 661 nuovi alloggi sono in costruzione. Il 93,9% delle case sono state assegnate con regolare contratto di locazione e solo l’1,6% è occupato abusivamente (dato nazionale al 6,4%). Il 91,2% degli assegnatari degli alloggi è italiano, l”8,8% è straniero. Tra gli assegnatari di alloggio popolare ci sono poi 9.890 nuclei morosi attivi da almeno sei mesi. Nel 2016 le richieste e le esecuzioni di sfratto sono cresciute del 3,7% (12.109 richieste, 3.431 esecuzioni), mentre i provvedimenti sono diminuiti del 14,18 % (4.613). Gli sfratti in Toscana riguardano il 2,1% delle famiglie che vive in affitto e sono determinati nel 94,3% dei casi (contro una media nazionale dell’88,8%) da situazioni di morosità legate, soprattutto, alla perdita del lavoro o alla scadenza di contratti di lavoro a termine. Per prevenire o sanare tali situazioni Stato, Regione e Comuni utilizzano strumenti creati appositamente, come il “Contributo affitto” o il ‘Fondo morosi incolpevoli’ regionale e nazionale.
La Regione in prima fila «La crisi e l’emergenza abitativa perdurano, ma la Regione non si tira indietro e lavora su più fronti per ottimizzare le risorse e stare al fianco di chi vive le difficoltà maggiori – ha dichiarato l’assessore toscano alla casa Vincenzo Ceccarelli – Il rapporto ci dice che ancora perdura una condizione di criticità, con circa 53 mila famiglie toscane che vivono in condizione di difficoltà economica e il tema della casa in questa situazione diventa fondamentale. Una Regione attenta alle dinamiche sociali deve esserlo anche al tema della casa, per questo negli ultimi 10 anni abbiamo investito circa 500 milioni per la realizzazione di alloggi residenziali pubblici, di cui 122 negli ultimi 3 anni. Abbiamo investito nel sostegno all’affitto e per contrastare la morosità incolpevole. Anche nel 2016, anno preso in considerazione dal rapporto, abbiamo messo a disposizioni circa 10 milioni di euro. Abbiamo inoltre intenzione di investire nei prossimi anni 100 milioni in nuovi alloggi popolari, di cui 35 già impegnati». «Dunque la Toscana non si tira indietro di fronte all’emergenza abitativa, ma lavora su più fronti per ottimizzare le risorse e migliorare il sistema – ha concluso l’assessore Ceccarelli – È positivo vedere la ripresa del mercato immobiliare, sia per il settore dell”edilizia sia per chi cerca un alloggio. Siamo ancora lontani da livelli soddisfacenti, ma questa ripresa e i nuovi investimenti in alloggi pubblici ci fanno ben sperare per il futuro, è tuttavia necessario che la stessa attenzione venga messa a livello nazionale perché gli interventi necessari sono ancora molti, noi ci impegneremo ma abbiamo bisogno di trovare anche l’impegno dello Stato».