«La Regione Toscana assicura il massimo impegno in merito a tutte le azioni necessarie a porre il diritto alla casa al centro dei bisogni da soddisfare da parte dei cittadini. Nel periodo dal 2010 al 2015 la Regione ha garantito, direttamente o indirettamente, circa 318 milioni di euro, di cui 73 milioni solo nell’anno passato. Vi è tuttavia adesso la necessità di realizzare un’operazione di riorganizzazione delle politiche abitative e un rilancio dell’edilizia popolare». Così l’assessore con delega alla casa della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli ha annunciato in Consiglio regionale l’istituzione di 1300 alloggi popolari in Toscana per far fronte all’emergenza-casa. Per l’assessore Ceccarelli, proprio in virtù della necessità di realizzare un’operazione di riorganizzazione e il rilancio dell’edilizia popolare, «serve una semplificazione del quadro normativo e l’attivazione di nuove risorse per gli investimenti», perché «vogliamo dare corpo a una politica abitativa che coniuga diritti e legalità».
La decisione «Da un lato vogliamo corrispondere al massimo grado al diritto alla casa, attivando un mutuo per garantire investimenti pari a quasi 100 milioni di euro, ma dall’altro vogliamo avere e dare strumenti efficaci per colpire in modo rigoroso chi non ha i requisiti per godere degli aiuti», ha proseguito ancora Ceccarelli. La Regione, in questo quadro e alla luce dei nuovi scenari, «non ha intenzione di depauperare, bensì di qualificare il patrimonio Erp». Tanto che, solo nei prossimi tre anni, saranno realizzati circa 1300 alloggi popolari, che andranno ad aggiungersi ai quasi 50mila già esistenti in Toscana, gestiti dalle undici aziende pubbliche per la casa.