«La situazione abitativa in Toscana è tragica, difficile e drammatica allo stesso tempo». Così Laura Grandi, segretaria regionale del Sunia Toscana nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Firenze nella sede della Cgil di via Pier Capponi. «Non ci sono aggettivi per descrivere una situazione di emergenza sociale come quella che sta vivendo la nostra regione – aggiunge – . Purtroppo la situazione è così non solo riferibile al 2016, come da dati recenti del ministero degli Interni ma è da diversi anni. Abbiamo una situazione di sfratti spalmata su tutto il territorio toscano. Non è solo Firenze il centro ed il simbolo degli sfratti ma ormai riguarda tutte le province toscane».
Laura Grandi

A Pisa e provincia il più alto numero di sfratti «Quando si parla di sfratti – ha detto Grandi – il 90% delle esecuzioni sono sfratti per morosita’ e questo vuol dire di famiglie che non sono riuscite a pagare l’affitto e sono cadute in morosita’ e perderanno la casa perchè hanno perso il lavoro, sono famiglie dove c’è una forte disoccupazione o comunque una riduzione forte della propria attività lavorativa». Pisa e provincia guadagnano il triste primato toscano per numero di sfratti in rapporto alla popolazione, con ben 452 convalide di sfratto e 513 sfratti con richiesta di forza pubblica e 391 sfratti già eseguiti. Firenze e provincia, seconda, con 1254 nuove convalide di sfratto, 4975 richieste di esecuzione, 946 sfratti già eseguiti con forza pubblica. Sono in diminuzione del 9% i provvedimenti esecutivi ma sono in netta crescita (piu’ 9,32%) le esecuzioni con forza pubblica. Empoli è la città Toscana con piu’ espropri immobiliari in rapporto al numero di abitanti. «Le situazioni peggiori, a parte Firenze, possiamo riscontrarli a Pisa, Prato ma in tutta la zona della Costa e che sono state colpite dalla crisi economica -ha aggiunto Laura Grandi – Il fatto nuovo è che a parte le solite fasce di difficoltà, si sono aggiunte quelle famiglie che mai prima avevamo visto nei nostri uffici, famiglie con figli, con lavori dipendenti, che non sostengono piu’ i costi dell’abitare. Alla Regione chiediamo di allinearci con l’Europa: l’Europa costruisce ed investe, costruisce case popolari ed investe in edilizia pubblica perchè è la risposta migliore e piu’giusta per le fasce sociali italiane che sono in crisi. Difficoltà a reperire le risorse? Si trovano perchè la casa è un pezzo importante del welfare, dei diritti di cittadinanza. Io dico secondo buon senso che la casa è importante come il lavoro, lo studio e la sanità quindi si devono trovare assolutamente le risorse».

«Speriamo in una legge più equa» A livello nazionale i provvedimenti esecutivi di rilascio di immobili emessi nel solo anno 2016 ammontano in totale a 61.718 di cui 2539 per necessità del locatore, 4350 per finita locazione, 54829 per morosità. «C’è una difficoltà a capire e comprendere da parte della Regione la gravità di questo problema in questo settore -ha concluso Grandi- Noi pero’ siamo speranzosi, fiduciosi e crediamo che il buon senso prevarra’. Stiamo dialogando e speriamo che con il nostro contributo si arrivi ad una legge piu’ equa e quando parliamo di una legge piu’ equa, vuol dire piu’ equa per il cittadino».