PISA – È stata inaugurata stamani, 23 dicembre, la mostra “Elliott Erwitt – Icons” agli Arsenali Repubblicani, una retrospettiva che celebra i grandi scatti del celebre fotografo a un anno dalla sua scomparsa.

Organizzata da ARTIKA in collaborazione con il Comune di Pisa e Orion57 e curata da Biba Giacchetti, “Icons” sarà aperta al pubblico dal 26 dicembre fino al prossimo 4 maggio.

«Gli Arsenali Repubblicani – spiega l’assessore alla cultura, Filippo Bedini – non sono solo un edificio storico, ma un simbolo del dialogo tra passato e presente, unendo memoria storica e vitalità contemporanea. Un tempo sede della forza navale della Repubblica Marinara, oggi ospitano un’altra forma di forza creativa: la fotografia, linguaggio universale che racconta bellezze, contraddizioni e complessità del mondo. Dopo il successo della mostra di Steve McCurry, gli Arsenali accolgono il talento di Erwitt, fotografo che, con il suo sguardo acuto e originale, riflette su temi del nostro tempo. Oltre a essere stato fotografo, Erwitt è stato scrittore, sceneggiatore e documentarista, capace di osservare la realtà con attenzione e raccontarla con un linguaggio artistico preciso, spesso ricco di sano umorismo. Ogni suo scatto comunica emozioni e storie con straordinaria efficacia. Queste mostre dimostrano la centralità della fotografia nella cultura contemporanea e il ruolo strategico degli Arsenali come luogo di incontro tra arte e pubblico, offrendo riflessioni e nuove prospettive. Ringrazio Artika, i curatori e tutti coloro che hanno reso possibile questa mostra. Invito tutti a visitarla e vivere questa esperienza unica».

«Elliott Erwitt non è solo l’autore delle immagini – dichiara la curatrice Biba Giacchetti -, ma anche il curatore della collezione esposta. Insieme, abbiamo selezionato ogni pezzo per creare un percorso che rappresenta la sua genialità, il suo sguardo sul mondo e la capacità di raccontare l’umanità con leggerezza e profondità».

La mostra

Il genio fotografico di Elliott Erwitt attraverso 80 scatti iconici che catturano la storia, il costume e l’ironia del Novecento. Le immagini in esposizione offrono uno spaccato unico della sua lunga carriera, rivelando lo sguardo surreale, romantico e spesso giocoso che ha reso inconfondibile il suo stile. La rassegna propone alcuni dei momenti più celebri immortalati da Erwitt, come l’incontro tra Nixon e Kruscev, l’immagine commovente di Jackie Kennedy al funerale del marito e il celebre incontro di pugilato tra Muhammad Alì e Joe Frazier. Accanto a queste fotografie storiche, il pubblico potrà ammirare i famosi ritratti di Marilyn Monroe, Che Guevara e Marlene Dietrich. Non mancano immagini intime e familiari, come quella della primogenita di Erwitt ritratta sul letto con la madre, e le foto intrise di ironia, come quelle dedicate ai suoi amati cani o scattate durante il matrimonio a Bratsk. La vena giocosa e autoironica di Erwitt emerge nella sezione dedicata ai suoi autoritratti, che raccontano non solo il fotografo, ma anche l’uomo capace di osservare e ridere di sé stesso e del mondo.

Approfondimento biografico

Elliott Erwitt nacque a Parigi da una famiglia di emigrati russi, nel 1928. Passò i suoi primi anni in Italia, a Milano. A 10 anni, si trasferì in Francia con la sua famiglia e da qui negli Stati Uniti, nel 1939, prima a New York e, due anni dopo, a Los Angeles. Durante i suoi studi alla Hollywood High School, Erwitt lavorò in un laboratorio di fotografia che sviluppava stampe “firmate” per i fan delle star di Hollywood. La grande opportunità gli venne offerta dall’incontro, durante le sue incursioni newyorchesi a caccia di lavoro, con personalità come Edward Steichen, Robert Capa e Roy Stryker, che amavano le sue fotografie al punto da diventare i suoi mentori. Nel 1949 tornò in Europa, viaggiando e immortalando realtà e volti in Italia e Francia. Questi anni segnarono l’inizio della sua carriera di fotografo professionista. Chiamato dall’esercito americano nel 1951, continuò a lavorare per varie pubblicazioni e, contemporaneamente, anche per l’esercito stesso, mentre soggiornava in New Jersey, Germania e Francia. Nel 1953, congedato dall’esercito, Elliott Erwitt venne invitato da Robert Capa, socio fondatore, a unirsi all’agenzia Magnum Photos in qualità di membro fino a diventarne presidente nel 1968 per tre mandati. Oggi Erwitt è riconosciuto come uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi. I suoi libri di Erwitt, i saggi giornalistici, le illustrazioni e le sue campagne pubblicitarie sono apparse su pubblicazioni di tutto il mondo per oltre quarant’anni. Il fotografo si è spento nella sua casa di New York a 95 anni, il 29 novembre 2023.

Per informazioni e prenotazioni è possibile visitare il sito www.artika.it, chiamare al numero 351 8099706 o scrivere una email a mostre@artika.it.