Nello scacchiere politico toscano si stanno muovendo diverse pedine in vista delle elezioni regionali del 31 maggio. Così, mentre il Pd sta chiudendo le liste dei candidati al Consiglio regionale – un po’ a macchia di leopardo, a dire la verità, tra rinvii e le immancabili polemiche dell’universo ‘dem’ – anche le altre liste che appoggiano la ri-candidatura del governatore uscente Enrico Rossi stanno mano a mano scendendo in campo. La prima in ordine di tempo si chiama Popolo di Toscana e rappresenta una lista «civico-socialista-popolare», come ha spiegato il vinceministro alle infrastrutture, nonché segretario nazionale del Psi, Riccardo Nencini.
Moderati in Toscana, Umbria e Marche. Liste socialiste in prima linea in Campania e Puglia «Un esperimento nazionale», così Nencini ha definito Popolo di Toscana a margine dell’assemblea Uncem di Firenze. «Liste del genere saranno presenti anche in Umbria e nelle Marche, mentre altre più marcatamente socialiste saranno invece presenti in Puglia e Campania. Obiettivo in Toscana: tornare in Consiglio regionale superando la soglia del 5%».
Psi in Toscana. Nencini si scagli sulla Lega Insomma, in Toscana i socialisti – seppur con una commistione di altre componenti politiche – stanno apertamente dalla parte di Enrico Rossi. Ed è lo stesso segretario del Psi a strizzare l’occhio all’idea di una presenza di un proprio esponente nella nuova Giunta regionale in caso di vittoria di Rossi. «In Toscana non ho mai visto giunte monocolore», ha aggiunto Riccardo Nencini che poi si è scagliato contro quello che, ad oggi, sembra l’avversario più attendibile di Rossi e del centrosinistra: la Lega Nord. «Sta cercando di diventare un partito nazionale e sta modificando la pelle rispetto al Carroccio di Bossi che era un partito regionalizzato. Pur non dicendolo, la Lega sta diventando un partito della nazione di estrema destra – ha concluso il viceministro alle infrastrutture -. La Lega è più lepenista di Le Pen per i temi che manipola».