«Restiamo allibiti di fronte all’ennesima ‘sparata’ della lista Agricoltura&Territorio. Dopo aver dichiarato pubblicamente in conferenza stampa di essere una lista trasversale appoggiata da tutte le organizzazioni di categoria agricole, oggi la marcia indietro dopo che abbiamo fatto sapere a tutti come realmente stanno le cose. E cioè che la Cia Siena non si presta a nessun accordo ne’ a gioco delle parti per il rinnovo del Cda del Consorzio Agrario di Siena. Siamo davanti all’ennesimo teatrino triste e penoso che, purtroppo, viene messo in scena sulla pelle degli agricoltori senesi». Con queste parole Luca Marcucci, presidente della Cia Siena replica a quanto dichiarato dai rappresentanti di Agricoltura & Territorio.
«Il nuovo intervento – spiega Marcucci – evidenzia ancora una volta la matrice Coldiretti e Campagna Amica della lista mentre il Consorzio Agrario è stato storicamente e dovrebbe continuare ad essere la casa di tutti gli agricoltori senesi in un’ottica di struttura di riferimento per la fornitura di servizi connessi al mondo agricolo. Niente di più illusorio e aleatorio che volerlo trasformare in un soggetto di promozione del territorio rivolto al consumatore finale e non all’agricoltore. Sarebbe una scelta scellerata e fallimentare come, tra l’altro, gli ultimi anni hanno dimostrato. Il nostro rifiuto a partecipare attivamente alla tornata elettorale – conclude Marcucci – non e’ una mancata assunzione di responsabilità di governo, ma una scelta ponderata perchè siamo di fronte ad un progetto non condivisibile e non lungimirante. Quanto alla pasta del territorio è giusto informare quel sindaco o quei sindaci dell’esistenza sul mercato, da 20 anni, di una pasta 100 per cento toscana e senese realizzata con grani di altissima qualità coltivati in Val d’Orcia, in Val d’Arbia e Valdichiana in molti casi già presente su mense scolastiche e apprezzata da turisti e consumatori locali. E’ singolare e curioso, quindi, che ci si accorga solo adesso della possibilità di avere una pasta del nostro territorio nelle mense scolastiche».