«Non è assolutamente vero che la lista Agricoltura&Territorio per il rinnovo del consiglio di amministrazione del Consorzio Agrario di Siena sia sostenuta anche da Cia Siena e da Upa Siena. La notizia diffusa sugli organi di stampa di un nostro coinvolgimento e appoggio alla lista è priva di qualsiasi fondamento». E’ in sintesi quanto affermano in una nota congiunta la Confederazione Italiana Agricoltori e l’Unione Provinciale Agricoltori di Siena in seguito alle dichiarazioni rese ieri in conferenza stampa ai media senesi. «Si tratta di una lista – spiega il direttore di Upa Siena Gianluca Cavicchioli – chiaramente di stampo Coldiretti, dal momento che nel documento programmatico presentato vengono ricalcate, in modo esplicito, le linee guida della politica sindacale che Coldiretti sta portando avanti in questi anni anche a livello nazionale». «Proprio la stessa Coldiretti – aggiunge il presidente della Cia Siena Luca Marcucci – che nelle elezioni per il rinnovo di sei anni fa ha avuto la geniale idea di presentare una lista di maggioranza e una di minoranza, portando così all’esclusione dei rappresentanti di Cia e Upa, condizione che ha poi portato ad una gestione monocolore i cui effetti si sono visti con i bilanci che nel corso di questi anni sono andati peggiorando». Cia e Upa ribadiscono che se all’interno della lista presentata, ci fossero propri soci, questa è stata una scelta assolutamente personale dei candidati che, per quanto plausibile, è ben lontana dalle posizioni delle due organizzazioni che prenderanno in esame la cosa nei prossimi giorni sulla base del proprio statuto e del proprio codice etico. «Quello che si è verificato è un atto gravissimo – prosegue Cavicchioli -, mai prima di oggi era accaduto che una organizzazione professionale si permettesse di dichiarare pubblicamente un accordo inesistente con altre organizzazioni. Si tratta di un modo di fare che non ci appartiene e che in questo territorio non si era mai visto. Tutto ciò è avvenuto a seguito di un ‘rifiuto’ da parte di Cia e Upa di partecipare attivamente alla tornata elettorale non perchè non ci vogliamo assumere responsabilità di governo, tutt’altro, ma perché siamo di fronte ad un progetto non condivisibile, non lungimirante e che non guarda al futuro». «Comunque prima di far assumere ai nostri associati responsabilità di governo all’interno del Consorzio Agrario – conclude Marcucci -, sentiamo l’esigenza di vedere con atti concreti nei prossimi tre anni – e per questo disponibili ad un confronto con gli organi di governo del Cap stesso – le azioni che saranno intraprese, per il risanamento del bilancio, se necessario, il ritiro dell’adesione del Cap a Coldiretti e Campagna Amica, e di una vera apertura del libro soci del Consorzio nei confronti di tutti gli agricoltori che ne faranno richiesta, in quanto considerata una struttura al servizio dell’agricoltura senese e non soltanto di una parte».
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