SIENA – Il settimo candidato è servito. Alla lista di chi è in corsa per la carica di sindaco di Siena si aggiunge Roberto Bozzi, in lizza per Azione. Il patto all’interno del Terzo Polo così viene meno, “anche se spero che ci ripensino”.
Il soggetto mancante è Italia viva, che questa sera andrà al tavolo con Massimo Castagnini, candidato sindaco delle liste vicine al sindaco Luigi De Mossi. “Fare un accordo con chi rappresenta l’attuale amministrazione è molto difficile”, aggiunge Bozzi, dal 2004 al 2014 sindaco di Castelnuovo Berardenga (Siena) con il sostegno del Pd. “Non era più il mio partito – assicura Bozzi, che è uscito nel 2020 -. Lo hanno distrutto l’abbraccio mortale del M5s e la deriva correntizia. Oggi assomiglia al Pds”.
Poi, passa ai temi: “Siena “è una città violentata e senza prospettiva, se non quella di diventare una Disneyland del Medioevo, con esercizi commerciali per il turismo mordi e fuggi, e senza possibilità di una buona qualità di vita per i residenti”.
Quindi, lavoro, servizi sociali, sanità, arte, enogastronomia e turismo. Sul capitolo del lavoro il candidato di Azione ha evidenziato come sia “necessario cambiare gli assurdi regolamenti sul commercio e sull’artigianato , ascoltando sindacati, associazione e chiunque sia portatore d’interesse”. E ancora Bozzi giudica “una scatola vuota” il Santa Maria della Scala. Da qui l’accusa al governo De Mossi: “Il Santa Maria non ha più sinergie con l’Opera del Duomo. Questo perché il Comune negli ultimi anni ha discusso con tutti.