Sarà il 28enne Filippo Vagnoli il nuovo sindaco di Bibbiena, eletto con il 45,07% dei voti. Laureato in Scienze dell’Economia, libero professionista e collaboratore di Confesercenti, Vagnoli è stato assessore al bilancio e alle politiche giovanili nella passata legislatura, accanto al sindaco Daniele Bernardini. Vagnoli è anche consigliere regionale presso l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) sez. Toscana Giovani. Nella lista civica “Obiettivo Comune – Avanti Insieme” molti voti sono stati raccolti dai due assessori uscenti Francesca Nassini e Matteo Caporali, rispettivamente 469 e 400. «Ringrazio tutti i cittadini che ci hanno dato di nuovo fiducia – ha dichiarato Vagnoli – con un risultato schiacchiante che fino a pochi giorni fa non immaginavamo. Da domani saremo al lavoro per realizzare i punti del nostro programma e impegnarci per il futuro di Bibbiena». A distanza, con il 27,4% dei voti, segue la lista civica di Gianni Galastri, appoggiata dal PD. Il primario del Pronto Soccorso del Casentino ora in pensione entrerà in Consiglio insieme ai due avvocati Michele Vannucci e Anna Lisa Tafi. Terza, con il 20,5% dei voti, la lista di centro-sinistra di Roberto Rossi, presidente della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), fondatore e socio di un’Agenzia di comunicazione, che entrerà in Consiglio insieme al dipendente del Comune di Arezzo Giacomo Nebbiai. Il mancato accordo tra PD e altri partiti di sinistra, che non ha portato all’individuazione di un unico candidato, ha probabilmente contribuito alla vittoria di Vagnoli. Si ferma invece al 7,02% dei voti Gianni Brogi, la sua lista civica, appoggiata da Fratelli d’Italia, non riesce ad entrare in Consiglio malgrado la grinta del candidato, probabilmente per la proposta di idee di scarsa concretezza.
Alle amministrative in alto-Casentino si confermano i pronostici per numerosi Comuni. Tengono per il secondo mandato i Sindaci di Pratovecchio Stia Nicolò Caleri e di Poppi Carlo Toni, alla guida di liste di centro-sinistra, rispettivamente con il 59,53% ed il 72,65%. Le due liste contrapposte a Stia, vedono Carlotta Balzani, leader del Comitato per la Salute casentinese, fermarsi all’8,83%, mentre il 31,64% va alla lista di Federico Caleri. A Poppi, David Marri si attesta invece al 27,35%. A Castel San Niccolò viene eletto con il 59,45% dei voti Antonio Fani, vicesindaco uscente della lista civica Costruire per Crescere, contro Manola Valbonesi, appoggiata dal PD, che invece si ferma al 40,55%.
Ceccherini (Ortignano Raggiolo): «Sarò il sindaco di tutti»Fa scalpore invece la vittoria al fotofinish, per 264 voti contro 263, del nuovo Sindaco di Ortignano Raggiolo: Emanuele Ceccherini, 43enne, convinto sostenitore del no alla fusione con Bibbiena. Dopo il fallimento del referendum, lo scorso novembre, il sindaco Fiorenzo Pistolesi aveva rassegnato le dimissioni, a cui era seguito il commissariamento del Comune. A Ceccherini si opponeva Laura Corazzesi, supportata dai precedenti amministratori. «La nostra è una lista trasversale – ha dichiarato Ceccherini – solo Giovannuzzi e Mucci venivano da un’esperienza in Consiglio comunale, tra le fila della maggioranza. Ringrazio tutti i cittadini che mi hanno dato fiducia, sarò il sindaco di tutti e fin da subito mi impegnerò per ricucire la nostra comunità che oggi risulta spaccata in due».
L’affluenza Tutti i cittadini dell’alto Casentino sono andati al voto, eccetto quelli di Montemignaio. Un dato significativo è l’affluenza alle urne calata in tutti i Comuni, eccetto che a Ortignano Raggiolo dov’è aumentata di un punto percentuale. A Poppi si è passati invece dal 74,65% al 73,25%, a Castel San Niccolò l’affluenza è calata di 2,5 punti, mentre a Stia di ben 5. Anche a Chiusi della Verna si è passati dal 79,99% dei votanti al 74,25%, però al Sindaco uscente Giampaolo Tellini, unico candidato, ne bastava il 50%+1 per scongiurare il commissariamento del Comune. Tellini è risultato eletto con 953 voti su 1.269 votanti.
Il voto in basso Casentino Importanti novità emergono anche dalle elezioni del basso Casentino. Se da un lato vengono confermate alla guida di Chitignano e Talla le due sindache uscenti Valentina Calbi ed Eleonora Ducci, rispettivamente con il 72,23% ed il 61,21%dei voti, dall’altro si registrano cambiamenti radicali alla guida di Castel Focognano e Subbiano. Capolona invece votava solo per le europee. Forse proprio sull’onda dello spirito di cambiamento, l’affluenza è aumentata solo a Castel Focognano, passando dal 71,3% al 73,2%, mentre è calata di 3,5 punti a Talla, di poco meno a Subbiano e di ben il 6% a Chitignano.
Ricci (Castel Focognano): «Voglio dedicarmi al mio paese» Uno dei risultati più eclatanti di queste elezioni è la vittoria a Castel Focognano di Remo Ricci sul sindaco uscente Massimiliano Sestini, con il 49,97% dei voti contro il 39,56%, mentre alla lista del maresciallo Ciro Russo va il 10,47% dei voti. Dopo mezza legislatura come consigliere di opposizione, 15 anni fa Ricci decide di candidarsi a sindaco e per 3 volte non riesce a vincere, prima contro Mario Ferrini, poi nel 2014 proprio contro lo stesso Sestini con cui stavolta è invece riuscito ad avere la meglio. «Sono soddisfatto – ha dichiarato il 57enne Ricci – questo è un traguardo che mi ero prefissato nella mia vita e finalmente l’ho ottenuto grazie a una grande squadra che ha iniziato a lavorare fin da novembre; voglio dedicarmi al mio paese e delegherò ai miei figli la gestione dell’azienda nel settore ortofrutticolo che possiedo insieme ai miei fratelli».
Mattesini (Subbiano): «Risultato al di sopra delle aspettive» Anche a Subbiano cambia il primo cittadino. Delle cinque liste in lizza, quella del Sindaco uscente Antonio De Bari, con la capolista Beatrice Benelli, si piazza terza con 797 voti; seconda quella di Ilario Maggini, sindaco dal 2004 al 2014, con 819; mentre viene eletta sindaca Ilaria Mattesini, appoggiata da PD e PSI, con 1.178 voti. Più staccate le liste di Marinella Sereni e Carlo Iannattone che si fermano, rispettivamente, a 394 e 283 voti. 43enne di Subbiano, una laurea in giurisprudenza, sposata con due figlie adolescenti, Mattesini è dipendente del Comune di Subbiano, quindi da un mese in aspettativa. «È un risultato al di sopra delle aspettive – ha ammesso la Mattesini – che ha premiato la nostra genuinità ed il fatto che siamo una lista di persone senza un interesse personale e candidate solo per dare un servizio alla cittadinanza. Il comitato “Orgoglio subbianese”, che ci supportava, è nato proprio in questa ottica».