Importante è esserci. E’ questa la filosofia della Bit il cui rito annuale si è consumato la settimana scorsa alla Fieramilano di Rho, nei frastuoni colorati di una fiera “globale” (presenti 130 Paesi) che ha riaffermato l’energia di un settore in netta ripresa dopo le battute di arresto degli ultimi due anni. La “vetrina” è necessaria ma deve essere supportata da un dialogo sempre più serrato e organizzato tra domanda e offerta. Nel suo discorso inaugurale il Ministro Brambilla ha seminato fiducia tra gli operatori privati e le regioni che potranno contare su uno stanziamento di 118milioni per i progetti di eccellenza e sulla novità del Codice del Turismo, opportunamente riveduto e corretto. L’imposta di soggiorno patteggiata con l’Anci dovrà essere un’opportunità e non una tegola, con l’intesa però che il gettito sia riversato nel turismo. Offerta troppo parcellizzata? In buona parte la responsabilità ricade sulle modifiche a suo tempo apportate al Titolo V della Costituzione. Il ruolo dell’Europa, ora che il turismo è entrato nella stanza dei bottoni di Bruxelles, sarà essenziale per l’economia dei singoli Paesi e soprattutto per l’Italia cui il mondo continua a guardare con immutato interesse per il suo immenso patrimonio culturale. Presenti tutte le regioni, meno Abruzzo e Sicilia. Per polemica o per mancanza di grana?


I numeri – La 31esima edizione della BIT conta circa 5.000mila espositori di 130 nazioni e oltre 160mila partecipanti. Gli arrivi internazionali vedono al vertice il Brasile (+ 52%) , l’Arabia Saudita (+ 28%), la Russia (+ 26%), la Cina (+ 17%), l’Asia (+ 12,6 %), il Medio Oriente (+ 14 %), l’ America (+ 8%). L’Italia è ferma al 3% superata persino dall’Africa  che raggiunge il 6%. Nel 2010 il 66% degli italiani è rimasto in Italia. Fisanotti presidente nazionale dell’Unionturismo: “Purtroppo il nostro Paese non è competitivo proprio sul piano delle infrastrutture collegate al viaggio mondiale: trasporti cari ed insufficienti, costi del parco alberghiero e dell’accoglienza, mancato utilizzo delle risorse culturali. Occorrono interventi strutturali per ridurre la stagionalità ampliando l’arco delle vacanze, per valorizzare le grandi potenzialità di tutto il Mezzogiorno spesso ostacolate dall’ignoranza e dalla malavita, per aumentare la quota del PIL  da turismo portandola dal 10 al 15%, per garantire l’occupazione ai 2.500mila addetti del settore favorendo l’inserimento di nuovo personale qualificato”.


Siti Unesco – L’Italia ha 45 siti Unesco, la Spagna 42, la Francia 35, la Germania 33, il Regno Unito 28, gli Stati Uniti 21. Malgrado l’assoluto primato mondiale dei nostri giacimenti culturali, il nostro Paese non sa utilizzare le risorse culturali nel loro potenziale ed è preceduta nella classifica Price Waterhouse Copers che analizza lo sfruttamento turistico dei siti Unesco dalla Cina (270/100), dalla Francia (190/100), dalla Germania (184/100), dal Regno Unito (180/100), dal Brasile e dalla Spagna (130/100) fermandosi appunto alla quota base di 100/100  che viene triplicata dalla Cina e doppiata sia dalla Francia che dalla Germania.


A Lecce il Festival del Film Turistico – La 47^ edizione del Festival internazionale del film turistico si terrà a Lecce dal 25 al 29 maggio prossimi. La manifestazione che vanta poco meno di mezzo secolo di storia viene presentata il 28 febbraio  a Roma dal direttore del festival Antonio Primiceri in collaborazione con l’Associazione “Amici del Salento”. Presenti, tra gli altri, il presidente della Giuria E. Pascal Pezzuto e il Presidente onorario del festival Antonio Conte.


Borsa del Turismo Sociale a Viterbo – E’ stata presentata la settimana scorsa a Roma presso la sala “Italia” dell’Enit-Agenzia l’XI edizione della Borsa del Turismo Associato che si svolgerà a Viterbo dal 3 al 6 marzo prossimo. Sono previsti un convegno sul tema “Le opportunità del turismo sociale in Italia” (giovedì 3, ore 15) nella Sala Regia di Palazzo dei Priori con presentazione del 3° Rapporto Nazionale sul Turismo Sociale e Associato e un work shop (venerdì 4) nel Grand Hotel Salus e delle Terme cui è annunciata la partecipazione di un centinaio di buyers italiani e stranieri (Paesi dell’area tedesca e del nord Europa). L’appuntamento di Viterbo, è stato detto, ha il pregio di essere economico, operativo e di rivolgersi ad un segmento di turismo in costante crescita.


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