Storia, arte e liturgia si fondono in una mostra frutto dell’ingegno degli studiosi locali e in una serie di manifestazioni correlate per un ricco programma fino ad ottobre. S’inaugura ad Asciano sabato 23 luglio l’evento dal titolo “Ecclesiae. Le cento chiese del territorio di Asciano” che vedrà nell’anno del Giubileo della Misericordia indetto da papa Francesco, un’ulteriore riscoperta della storia dell’arte ascianese, una finestra sul passato dal punto di vista dei suoi monumenti religiosi. Il gruppo di volontari studiosi locali già memori di simili precedenti esperienze, tra cui la riscoperta della Via Lauretana, il percorso dei mulini ascianesi e l’evento relativo ai 1300 anni del “paese del garbo”, ha deciso quest’anno di dedicarsi alla ricerca storica delle oltre 100 chiese del territorio ascianese; molte di esse scomparse ormai, ma certamente testimonianze di una tradizione devozionale fortemente radicata in questa terra di passaggio di viandanti di ogni genere, pellegrini, cavalieri, prelati, artisti e mercanti. Un’ evento nell’evento quello di quest’anno, che vedrà l’apertura della mostra documentario-fotografica all’interno della chiesa di Sant’Agostino, già protagonista lo stesso giorno per la riapertura al culto dopo il recente restauro degli affreschi. Ad arricchire l’esposizione un’ipotetica ricostruzione artigianale dell’ex convento di San Francesco, nella forma di una vera e propria opera architettonica in miniatura, frutto dalla sapiente maestria dell’ascianese Giorgio Boccini. La mostra ad ingresso gratuito rimarrà aperta da Luglio ad Ottobre negli orari prefissati con visite guidate già da programma
Quest’anno peraltro l’iniziativa, promossa da Arci I° Maggio patrocinata e sostenuta dall’Amministrazione Comunale e dalla Misericordia, in collaborazione con l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore e con la parrocchia di Sant’Agata, avrà una doppia collocazione, non solo la chiesa di Sant’Agostino bensì persino un luogo prestigioso qual è la “sala del granduca” dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Quindi un percorso itinerante che a partire dalla mostra, condurrà il visitatore all’interno delle strutture religiose più suggestive e di maggiore valore artistico del territorio ascianese. A completare l’itinerario non poteva mancare la visita alla sezione d’arte sacra del Museo Palazzo Corboli, essendo quest’ultimo il prezioso contenitore delle più importanti opere pittoriche e scultoree provenienti da quelle stesse chiese.
La maggior parte dei dati raccolti nell’ambito di questa ricerca storica, saranno poi riportati all’interno di una pubblicazione scritta per l’occasione da alcuni studiosi ascianesi. I testi infatti curati dall’archeologo medioevale Francesco Brogi, che ha condotto parte delle ricerche nell’archivio diocesano di Arezzo e nell’archivio di Stato di Siena, sarà corredata da approfondimenti storico-artistici sui dipinti delle chiese ascianesi di Sant’Agata e degli ordini mendicanti (Sant’Agostino e San Lorenzo nell’ex convento di San Francesco) elaborati dalla storica dell’arte Silvia Roncucci. All’interno della pubblicazione naturalmente non poteva mancare lo spunto di riflessione sull’aspetto spirituale a cui induce la natura del tema, del parroco di Asciano Don Luca Bonari, che interverrà anche in uno degli incontri già in programma. Interessante inoltre la raccolta di memorie ascianesi relative alle tradizioni religiose del Novecento su usi e costumi della vita quotidiana del recente passato, rielaborati nel testo da Enzo Magini. Altro punto di forza dell’evento è quello che vede l’interazione con altre due iniziative culturali già in programma ad Asciano da calendario nazionale: “le Notti dell’Archeologia” che al Museo Corboli completeranno la giornata del 23 Luglio e il “trekking urbano” del 31 ottobre.