L’Italia piace talmente nel mondo che sul web sta battendo un record dietro l’altro. È per questo che dopo il successo dell’anno scorso, con 20 mila imprese interessate e oltre 1500 supportate, questa mattina a Firenze è stata presentata la nuova edizione di Eccellenze in Digitale, il progetto volute da Google Italia in collaborazione con Unioncamere e 64 Camere di Commercio, nato per aiutare l’artigianato italiano nell’epoca dell’economia digitale. A presentare il progetto all’auditorium di PromoFirenze, fra gli altri, Leonardo Bassilichi, vicepresidente Unioncamere e presidente della Camera di Commercio di Firenze, Paolo Barberis, consigliere per l’innovazione del presidente del Consiglio, Diego Ciulli, pubblic policy manager di Google Italia, Domenico Mauriello, responsabile ricerca e formazione del centro studi Unioncamere, Elisa Simoni, deputata fiorentina e il team fiorentino di Eccellenze in Digitale.
Il Made in Italy vola sul web Secondo i dati di Google Trends, la ricerca del Made in Italy su internet è cresciuta del 24% dal 2008 a oggi: attirano più le immagini (+41%) e i video (+32%) delle notizie (-7%), ma è lo shopping (soprattutto negli Usa) a farla da padrona con un incremento delle ricerche del 57%. A sorpresa l’Australia è la più appassionata del nostro ‘saper fare’, seguita da Usa e Gran Bretagna, con grandi attenzioni anche da Grecia, Canada, Svizzera, Germania, Belgio e Olanda. Le città più attratte dal Made in Italy sono Sydney, Londra e New York.
#eccedigit a Firenze Per intercettare questa voglia di prodotti italiani il progetto #eccedigit ha messo in campo in tutta Italia 132 giovani esperti del web per aiutare le aziende gratuitamente a sviluppare una propria strategia online. In Camera di commercio a Firenze sta lavorando un team di sette digitalizzatori (il più numeroso di Italia) che in poche settimane ha già contattato 80 imprese e che fino ad aprile 2016 sarà a fianco degli artigiani del territorio per realizzare una strategia digitale ‘su misura’. Quest’anno il progetto si rivolge alle aziende artigiane d’eccellenza dei settori argento , cappello di paglia di Signa, lavorazione del commesso fiorentino, cristallo, intaglio, pelletteria, porcellana di Doccia, scagliola e terracotta dell’Impruneta. Per le aziende artigiane appartenenti ad altri settori sono comunque previsti workshop tematici realizzati alla Camera di Commercio di Firenze.
Toscana, artigianato di qualità «La qualità è il nostro petrolio e chi cerca il Made in Italy la insegue disperatamente, per questo dobbiamo trovare ogni mezzo per far conoscere al mondo i nostri artigiani di qualità – ha sottolineato Leonardo Bassilichi -, digitalizzare le pmi d’eccellenza è il modo più semplice ed economico per prendere al volo questa voglia mondiale e trasformarla in un motore potentissimo per la nostra economia. Se possiamo dare una mano in questo processo saremo sempre in prima linea». Inoltre, il web diventa sempre più uno strumento di lavoro, considerando che un aumento del 10% della diffusione di Internet porta a un incremento dell’1,47% nell’occupazione giovanile (fonte: Crescita Digitale di Marco Simoni, London School of Economics). E se non acceleriamo su questo fronte, nel 2020 ci saranno 900mila posti di lavoro «liberi» in UE a causa della mancanza di competenze digitali (fonte: Commissione europea).
Artigianato digitale «Con Made in Italy: eccellenze in digitale abbiamo voluto creare un progetto di ampio respiro per valorizzare le eccellenze Italiane e aiutare le imprese che le producono a cogliere le opportunità di business offerte da Internet – ha concluso Diego Ciulli -. Crediamo che i giovani possano giocare un ruolo chiave nella transizione all’economia digitale aiutando le piccole e medie imprese ad aumentare la propria capacità di fare export per far conoscere i prodotti del Made in Italy oltre i confini nazionali. Al tempo stesso questa rappresenta per loro un’utile opportunità per fare esperienza e in molti casi si trasforma in un’occasione per trovare un’occupazione. Quest’anno con il progetto Crescere in Digitale facciamo un passo ulteriore in questa direzione, offrendo formazione sulle competenze digitali per i giovani che non studiano e non lavorano iscritti a Garanzia Giovani e consentendo a tutte le imprese interessate di ospitare un tirocinante per supportarle nelle loro attività digital».
Il web trascina l’artigianato nel mondo «Il Made in Italy tira molto, l’idea di raccontare l’eccellenza tira molto: negli ultimi due anni sono cresciute del 22% le ricerche di prodotti Made in Italy online su Google – ha dichiarato Diego Ciulli, public policy manager di Google Italia – Nei paesi in via di sviluppo di nuova digitalizzazione, c’è mercato aggiuntivo per i nostri prodotti: i nuovi ricchi di tante parti del mondo utilizzano Internet per accedere per la prima volta al Made in Italy, ma vediamo che le ricerche crescono anche nei paesi industrializzati, come gli Usa la Germania e la Francia». Questo, secondo Ciulli, è «un fenomeno un pochino più preoccupante perché loro probabilmente già conoscono i nostri prodotti, hanno semplicemente cambiato canale in cui ci cercano: se noi in poco tempo non riusciamo a farci trovare su quei canali nuovi, rischiamo di essere sorpassati da competitor di altri paesi».