Sbarcheranno in queste ore, in arrivo dalle coste siciliane, circa 200 profughi che saranno smistati sul territorio toscano. La macchina dell’emergenza coordinata dal Ministero dell’Interno e gestita dalle prefettura li distribuirà nelle dieci province con una ripartizione già stabilità: 24 a Lucca, 4 a Siena, 20 a Livorno, 12 a Massa Carrara, 8 ad Arezzo, 15 a Prato, 25 a Pisa, 18 a Pistoia, 14 a Grosseto, 60 a Firenze. Già decisi i luoghi dove saranno accolti nel capoluogo di regione: alla Foresteria Pertini di Sorgane o all’albergo popolare del Carmine.
L’intervento del Governatore Sul tema è intervenuto il governatore toscano Enrico Rossi che nei giorni scorsi aveva modo di battagliare dialetticamente con la prefettura di Firenze, rea di non considerare il modello regionale adottato negli ultimi anni, ma di voler scavalcare l’organizzazione istituzionale. La Prefettura di Firenze nei giorni scorsi ha già lanciato un bando alla ricerca di strutture per ospitare fino ad un massimo di 200 profughi. Il bando, fortemente contestato dal neo governatore regionale Enrico Rossi che lo ritiene un grave errore”, è ancora aperto. Se arrivassero proposte ritenute valide sarebbero messe nel cassetto e utilizzate in caso di bisogno, spiegano dalla Prefettura. «Ci sono alcuni sindaci di centrosinistra accodati a quelli di centrodestra, per la paura di non tenere un punto fondamentale ovvero il dovere di accogliere i profughi – ha spiegato Enrico Rossi -. L’idea di coinvolgere soltanto le prefetture nella gestione dei flussi a mio parere non è corretta. Il coinvolgimento degli enti locali, senza attribuire alla Regione un ruolo di supremazia ma di coordinamento, è fondamentale. Fare bandi per accogliere grandi numeri in un’unica struttura è pericoloso. Quando ho proposto di mettere a disposizione alloggi sfitti mi riferivo alla possibilità di inserire nei bandi di richiedere, da parte delle prefetture, chi avesse appartamenti o case coloniche fuori dai centri abitati con le condizioni minime di sicurezza. Ritengo che il modello adottato dalla Toscana abbia permesso di evitare, nella maggior parte dei casi, tensioni che invece potrebbero generarsi in caso di grosse concentrazioni». Proprio di migranti e buona accoglienza si parla domani per la giornata mondiale del rifugiato in Palazzo Vecchio a Firenze con la presidente della Camera Laura Boldrini e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati Carlotta Sami.