SIENA – Due tifosi del Livorno sono stati arrestati a seguito degli scontri con la polizia, avvenuti domenica 20 ottobre al termine della sfida contro il Siena.

I sostenitori labronici avevano provato a raggiungere quelli bianconeri, ma le forze dell’ordine si erano frapposte per evitare il contatto. Presenza non gradita agli ultras, che all’indirizzo degli agenti aveva iniziato a lanciare bottiglie di vetro, cartelli della segnaletica stradale e transenne. Sei poliziotti erano rimasti lievemente feriti, riportando lesioni guaribili in 7-10 giorni.

La Digos aveva da subito dato avvio alla ricostruzione dell’accaduto, avvalendosi anche della collaborazione dei colleghi di Livorno e sfruttando le immagini della Scientifica. Ieri il questore di Siena Ugo Angeloni aveva parlato di “verifiche e accertamenti per ricostruire le identità dei soggetti che si sono resi protagonisti dei disordini”.

Ai due fermati, in modalità “differita”, sono stati contestati i reati di devastazione per aver presumibilmente preso parte attiva ad episodi di violenza su persone o cose in occasione di manifestazioni sportive, resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e oltraggio a pubblico ufficiale, danneggiamento.

Il lavoro degli inquirenti è stato agevolato anche dal ritrovamento, nel corso della perquisizione domiciliare, degli indumenti indossati domenica scorsa. Nei loro confronti Angeloni ha emesso il divieto di ritorno nella provincia di Siena per 4 anni e il Daspo. L’identificazione dei due tifosi non ferma tuttavia le indagini, che proseguono per individuare altri eventuali responsabili degli scontri.

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