Oltre 2 milioni di euro di redditi non dichiarati sono stati contestati dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Prato a conclusione di un accertamento fiscale nei confronti di una società a responsabilità limitata facente capo ad un cittadino cinese operante nel settore del commercio di abbigliamento ed accessori. L’imprenditore, di anni 29 avrebbe evaso, nella sola annualità 2014 imposte complessive, fra IVA e Imposte Dirette per circa un milione di euro.
Evasione milionaria Il meccanismo evasivo si imperniava sull’omessa contabilizzazione dei ricavi conseguiti e sul mancato versamento IVA sulle vendite. L’impresa, sottoposta a liquidazione volontaria, continuava ad operare esercitando la propria attività commerciale completamente “a nero” e, successivamente, si rendeva inattiva ed irreperibile sul territorio. Difatti, la strumentale ed improvvisa chiusura dei locali aziendali e la contestuale irreperibilità degli amministratori costituiscono la strategia tipica ricorrente, all’interno del tessuto imprenditoriale illecito cinese, attraverso la quale vengono poste in essere condotte di sottrazione al pagamento delle imposte.
La denuncia Il titolare è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di omessa presentazione della dichiarazione, in considerazione del superamento delle soglie di punibilità commisurate all’importo delle imposte evase.